Come si apprende da fonti di Fratelli d’Italia, sono queste le parole del presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni all’Esecutivo del partito:
“Stiamo scrivendo la storia”: Meloni incita i suoi a continuare a lavorare con determinazione per la Nazione
“Noi stiamo facendo la storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi. Tutti noi abbiamo un compito molto più grande delle nostre aspettative e dei nostri desideri, e dobbiamo essere capaci di tenerlo ben presente ogni giorno. Soprattutto quando possono presentarsi delle difficoltà. È il lavoro, lo spirito di sacrificio, la determinazione che ci hanno portato al governo della Nazione e che ci consentiranno di continuare a difendere gli interessi del nostro popolo. Nient’altro. Gli italiani credono in noi più di quanto a volte sembriamo crederci noi”.
La crescita esponenziale di Fratelli d’Italia alle tornate elettorali e il governo più solido d’Europa e del G7
“Gli italiani lo hanno capito e, da quando siamo al Governo, ci hanno sempre premiato. Fratelli d’Italia ha confermato, in tutte le ultime tornate elettorali, di essere in ottima salute. Alle europee abbiamo segnato una ulteriore crescita rispetto alle politiche, e lo abbiamo fatto non a scapito dei nostri alleati di centrodestra. Tutto il centrodestra è cresciuto, e questo ha reso il nostro governo il più solido e stabile d’Europa e del G7. Questo è un fatto molto importante e significativo, e ha spaventato sul serio chi non accetta che il centrodestra sia al governo e che stiamo cambiando le cose”.
Gli avversari hanno dovuto inventare notizie false per attaccarci
“Da questo deriva anche una grandissima responsabilità. Dobbiamo anche essere consapevoli che non ci viene perdonato nulla e che nulla ci verrà perdonato. Quando i nostri avversari non hanno trovato nulla per attaccare, hanno dovuto inventarsi di sana piana notizie false per farlo. E quando qualcuno ha compiuto un passo falso, hanno utilizzato ogni strumento a disposizione per colpirci. Siamo sempre stati i giudici più implacabili di noi stessi, e dobbiamo continuare ad esserlo, perché l’occasione storica che ci hanno dato i cittadini non merita di essere sprecata per un errore, una distrazione o una sbavatura. Non possiamo permetterci di prestare il fianco”.
Orgogliosi del lavoro del governo e della credibilità della Nazione nel contesto internazionale
“Dobbiamo essere tutti molto orgogliosi dell’impronta che Fratelli d’Italia ha impresso all’azione di governo, sostenuta dal lavoro dei gruppi parlamentari alla Camera, al Senato e nel Parlamento europeo. Pensate alle tante storiche battaglie, che abbiamo portato avanti fin dalla nostra fondazione, e che in questi mesi hanno visto la luce.
Abbiamo fatto il nostro lavoro in un quadro internazionale particolarmente complesso, caratterizzato da una crescente instabilità e da conflitti che hanno ricadute su diversi scenari. Siamo fieri di come abbiamo rappresentato l’Italia nel contesto europeo e globale. Oggi la nostra Nazione è considerata un partner serio, affidabile e autorevole e il successo del Vertice G7 di Borgo Egnazia sotto Presidenza italiana ha suggellato la nostra nuova postura a livello internazionale. Abbiamo contribuito a riportare il Mediterraneo al centro dello scenario, restituito all’Italia la sua naturale proiezione geopolitica e geostrategica e gettato le basi per un nuovo modello di cooperazione e sviluppo con l’Africa”.
I risultati in campo economico: Pil, occupazione, export, investimenti, Sud. Gli obiettivi nella prossima manovra
“La stabilità e la serietà delle scelte del Governo, sostenuto da una maggioranza solida e compatta, stanno contribuendo anche al buon andamento dell’economia. L’Italia sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la situazione internazionale. I dati macroeconomici – PIL, occupazione, export, investimenti, ecc. – sono estremamente positivi e sono un segnale di grande fiducia.
Pensate al Sud: mentre la sinistra dice che siamo nemici del Mezzogiorno e che vogliamo “spaccare” l’Italia con l’autonomia differenziata, con gli investimenti al Sud sono aumentati del 50% e nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è cresciuto più della media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015, di quasi mezzo punto percentuale.
Abbiamo registrato il record assoluto di occupati nella storia d’Italia. Cresce l’occupazione di qualità e diminuisce il precariato, che invece era esploso durante i governi di sinistra. Nelle ultime ore la segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha detto che vorrebbe parlare con me del problema dell’occupazione femminile, visto che l’Italia ha uno dei tassi di occupazione femminile più basso d’Europa. Vero. Quello che la Schlein e la sinistra non dicono è che è così dal Dopoguerra a oggi, ma per fortuna da quando siamo noi al governo il gap con il resto d’Europa si è ridotto. Sono ora 10 milioni e 240 mila le lavoratrici in Italia, con il tasso di occupazione record del 53,6%, con un aumento di 2 punti percentuali rispetto al dato di ottobre 2022, quando si è insediato questo governo”.
È un quadro economico che intendiamo rafforzare e consolidare con le scelte che faremo con la prossima manovra. Sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedenti, alla serietà e alla responsabilità. Ci muoveremo, come abbiamo già fatto, su due direttrici fondamentali: basta con gli sprechi e con le follie ereditate dai governi di sinistra e che hanno devastato i conti pubblici come il Superbonus; tutte le risorse disponibili concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con un’attenzione particolare a quelle con figli”.
Immigrazione, il cambio di passo: sbarchi in calo e consolidamento internazionale
“Sull’immigrazione il cambio di passo c’è, e si vede. Lo si vede dai numeri, e dalla tendenza decrescente degli sbarchi, che si sta progressivamente consolidando. Rispetto allo stesso periodo del 2023, gli sbarchi sono diminuiti del 64% e i dati sono molto positivi anche rispetto al 2022, -27%. I dati ci dicono che le politiche che stiamo portando avanti, le scelte che abbiamo preso, l’inteso lavoro diplomatico e internazionale del Governo nel suo complesso con le Nazioni africane e gli accordi che abbiamo sottoscritto con loro – a partire da Tunisia e Libia – sono giuste e funzionano. Diminuiscono gli sbarchi e, cosa più importante, diminuiscono anche i morti e i dispersi in mare. Anche su questo punto la tendenza decrescente si sta consolidando, e questo ci rende particolarmente orgogliosi perché è la dimostrazione di quello che abbiamo sempre sostenuto: l’unico modo per impedire altre tragedie in mare è fermare le partenze e combattere i trafficanti senza scrupoli. Anche su questo avevamo ragione, e la sinistra torto, e lo abbiamo dimostrato.
Tra qualche settimana sarà pronto anche il Protocollo con l’Albania, e su questo progetto dovremmo essere molto attenti e scrupolosi perché abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso. Tutti capiscono che questa iniziativa può cambiare completamento il modo di governare l’immigrazione irregolare. Lo capiamo noi e lo capiscono i professionisti dell’immigrazione senza regole, che faranno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote di questa iniziativa”.
La coerenza di Fratelli d’Italia in Europa e lo spostamento verso destra dell’Unione
“Anche in Europa abbiamo mantenuto la nostra coerenza e fatto valere le nostre idee e le nostre posizioni. Lo ha fatto Fratelli d’Italia, lo hanno fatto i Conservatori europei, la famiglia europea che meglio di chiunque altra ha saputo rappresentare una visione critica dell’Unione europea, ma con una volontà costruttiva e non distruttiva. L’adesione alla famiglia dei Conservatori, ormai sei anni fa, è una scelta che si è rilevata lungimirante.
Lo spostamento verso destra dell’asse politico europeo, seppur non sufficiente per consentire di avere una maggioranza di sole forze di “centro-destra” nel Parlamento europeo, ha messo i Conservatori e in particolare FdI nelle condizioni di poter svolgere il ruolo di cerniera tra i Popolari e i gruppi alla nostra destra, per riportare verso maggiore pragmatismo le politiche europee su tanti temi centrali per il nostro futuro. Anche il nostro peso si è sensibilmente rafforzato, riuscendo a tenere FdI e ECR fuori dalla triste pratica del cordone sanitario che emargina i gruppi alla nostra destra. Carlo Fidanza guida la delegazione più numerosa tra quelle italiane e tra quelle di ECR, la terza più grande di tutto il Parlamento europeo. Nicola Procaccini è stato riconfermato co-presidente del Gruppo ECR insieme a un collega polacco del PIS.
Antonella Sberna è stata eletta Vice Presidente del Parlamento europeo, il primo nella storia del nostro partito e abbiamo sensibilmente aumentato il numero dei nostri vicepresidenti e capigruppo di Commissione”.
Tra giugno e luglio abbiamo vissuto lo spartiacque della nomina degli incarichi di vertice dell’Ue. Come sapete, io ho espresso in sede di Consiglio europeo le mie perplessità rispetto alla scelta di conservare lo status quo come se i cittadini europei non avessero votato. E poi, nel passaggio parlamentare, la nostra delegazione ha riaffermato la nostra coerenza votando contro la riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. Più che per la von der Leyen ma per la maggioranza arcobaleno che la stava sostenendo. Votare a favore di un programma politico sbilanciato a sinistra con l’apertura ai Verdi avrebbe significato tradire il mandato ricevuto dagli italiani.
L’Italia non è isolata e la nomina di Fitto a Commissario ne è garanzia: è la persona giusta
“Un concetto totalmente estraneo a tutti coloro che da quel giorno ci criticano per aver “isolato l’Italia in Europa”: una narrazione che conto di smentire non solo continuando a collaborare proficuamente con Ursula von der Leyen sui dossier più importanti per l’Italia, ma anche riuscendo ad ottenere per il nostro Commissario designato, Raffaele Fitto, un ruolo e un portafoglio all’altezza del peso della nostra Nazione. Sarebbe la conferma che abbiamo ragione noi quando diciamo che l’Europa debba riconoscere all’Italia ciò che gli spetta per il ruolo che ha, non per come vota. E che vieni rispettato se sei credibile, non se sei accondiscendente.
Raffaele Fitto ha ora davanti un compito estremamente complesso e allo stesso entusiasmante, e chiedo all’Esecutivo di rivolgergli un grande in bocca al lupo! E sapete quanto per me sia stata una scelta dolorosa designare Raffaele come candidato al ruolo di commissario europeo, e credo che anche per lui lo sia, ma è una scelta necessaria. L’Italia deve essere rappresentata nel migliore dei modi, e io sono convinta che Raffaele sia la persona giusta”.
Fratelli d’Italia asse portante dell’esecutivo, bisogna comunicare di più ai cittadini
“Insomma, tanto abbiamo fatto e tanto ci rimane da fare. Penso, ad esempio, che sia necessario dare un segnale in più sul tema della sicurezza. Ma penso anche che dovremmo raccontare sempre di più ai cittadini i risultati del nostro lavoro, perché banalmente nessun altro lo farà. E desidero ringraziare ognuno di voi per aver animato la campagna nazionale che ha toccato quest’estate le spiagge e i luoghi di vacanza degli italiani, organizzando oltre 270 iniziative su tutto il territorio nazionale. Mentre il Pd lanciava “l’estate militante” a settembre, noi l’avevamo già fatta, veramente.
Nella stagione che si è appena aperta Fratelli d’Italia dovrà continuare a svolgere il suo ruolo decisivo, di asse portante della maggioranza di governo. E io credo che il miglior modo per fare questo lavoro sia in due modi. La prima: comunicare sempre di più e sempre meglio ai cittadini cosa facciamo, perché noi facciamo più di quello che comunichiamo; la seconda: essere sempre di più da pungolo nei confronti dell’Esecutivo, attraverso il lavoro dei parlamentari e del partito, organizzato in Dipartimenti”.
Rimasti con i piedi per terra, aperti al meglio della nostra Nazione
“In un’epoca nella quale il consenso si basa sulla comunicazione, sugli slogan e sulla forza del leader, la grande tentazione di molti è quella di rinunciare ad avere un partito “pesante” e di considerare la struttura di partito come qualcosa di macchinoso, costoso e foriero di problemi. Noi abbiamo fatto un’altra scelta, e la rivendichiamo. Siamo un partito che è rimasto con i piedi per terra, che non si è chiuso nel Palazzo e che sta ogni giorno tra la gente.
L’anno scorso abbiamo avviato la stagione congressuale e rinnovato la classe dirigente provinciale. Alcuni unitari, alcuni di confronto, ma tutti si sono svolti in un clima di grande civiltà e coesione interna. Quest’anno propongo di svolgere i congressi comunali e municipali, così da rafforzare ulteriormente il partito nel territorio e scongiurare il rischio che i dirigenti si sentano inamovibili e tendano a chiudersi per difendere rendite personali, invece che il merito.
Fratelli d’Italia deve sempre di più essere un partito aperto al meglio della nostra Nazione. Una forza politica aperta a chi condivide la nostra visione del mondo e che può e vuole dare un valore aggiunto. Le ultime tornate elettorali hanno confermato che le sfide a livello locale si vincono con buone candidature e con liste forti e competitive. Non basta il voto d’opinione e il consenso a livello nazionale per vincere, automaticamente, le elezioni amministrative e regionali”.
Le Regionali, sfide future sulle quali farsi trovare pronti
“A breve tre Regioni torneranno al voto e Fratelli d’Italia dovrà essere protagonista e ribaltare i pronostici. L’Emilia-Romagna non è esattamente una roccaforte del centrodestra, diciamo così, e abbiamo scelto di appoggiare Elena Ugolini, una donna capace, non iscritta a nessun partito che ha scelto di candidarsi con coraggio e determinazione. Una sfida non semplice, ma molte energie esterne al centrodestra tradizionale si sono aggregate intorno a lei.
In Umbria puntiamo a confermare il governo di Donatella Tesei e del centrodestra, ma dobbiamo tenere in conto i risultati alle ultime amministrative di Perugia e Terni.
In Liguria la situazione è più complessa. Dopo l’ottimo lavoro di rilancio della Regione portato avanti dal centrodestra, stiamo individuando una candidatura capace di dare continuità alla crescita della Regione. E sono molto serena che ci arriveremo presto. Nel 2025 avremo altre elezioni e importanti regioni – Marche, Veneto, Campania, Puglia e Toscana – andranno al voto.
Dobbiamo farci trovare pronti”.
Ci sono tutti i segnali di discontinuità con il passato…..speriamo di non castrarci da soli con tutti i gossip “ministeriali”….a buon intenditor….!