Giorgia Meloni in Libano: la missione per la de escalation in Medio Oriente 

Con un volo diretto da Bruxelles ad Aqaba e poi a Beirut, Giorgia Meloni ha un principale obiettivo: evitare l’escalation e riportare equilibrio in Medio Oriente, ormai lacerato dal conflitto. Il governo Meloni  intende promuovere così, una mediazione con le parti al fine di frenare l’escalation. Il premier si recherà dunque a Beirut per incontrare il primo ministro Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri. Il capo del governo italiano, sarà il primo leader a visitare il Libano dall’inizio delle operazioni di terra delle forze israeliane. 

‘’La premier Meloni, ha spiegato il responsabile della Farnesina,  sarà in Giordania e in Libano per parlare con i nostri interlocutori che vivono questo momento drammatico: io farò lo stesso in Israele. Il nostro obiettivo è il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.’’ Proprio il giorno dopo la morte di Sinwar, il principale responsabile del massacro del 7 ottobre 2023, Meloni si è detta convinta che ‘’ora debba iniziare una nuova fase: tutti gli ostaggi siano rilasciati, si proclami un immediato cessate il fuoco e si avvii la ricostruzione a Gaza’’. 

Il Presidente del Consiglio, ribadirà la volontà italiana di contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese ed in particolare l’impegno di tutte le forze libanesi, per garantire la massima sicurezza del personale impegnato nella missione Unifil. La richiesta è la stessa avanzata al primo ministro israeliano Netanyahu. 

Al centro del confronto con gli interlocutori libanesi, c’è la volontà di una piena applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. 

Tra le principali priorità della delicata missione, c’è anche quella di evitare un’altra invasione dei profughi siriani, creando le condizioni necessarie per un rimpatrio ‘’sicuro, dignitoso e volontario in Siria’’ dei rifugiati siriani, così come definito da Unhcr.

‘’Il ritorno sicuro, dignitoso e volontario in Siria dei rifugiati siriani, indicano le stesse fonti di Palazzo Chigi, deve costituire una nostra priorità’’. Unhcr è ‘’l’attore di riferimento in questo sforzo e dobbiamo sostenerlo, sia politicamente, sia finanziariamente, attraverso un investimento importante nell’assistenza immediata’’. In aggiunta, ‘’l’Italia ha chiesto una revisione della strategia Ue per la Siria già nello scorso luglio ed il lavoro che sta facendo la Commissione europea al riguardo è fondamentale’’. 

La presenza del Premier Meloni in Libano, è un chiaro segnale di vicinanza che il governo italiano intende dare ai soldati impegnati nella missione Unifil, nonché di ulteriore condanna degli attacchi “inaccettabili” subiti dalle postazioni dei caschi blu, con blitz delle forze di difesa israeliane.

La visita in Giordania e il bilaterale con re Abdullah II

La fitta agenda del premier Meloni, prima del viaggio in Libano, ha previsto la visita in Giordania per incontrare re Abdullah II. La leadership giordana infatti, per stemperare la tensione ed evitare un peggioramento dello scenario internazionale, rappresenta un tassello fondamentale. Meloni durante il colloquio intende ribadire il suo sostegno. Si parlerà in particolare della situazione umanitaria a Gaza: la Giordania svolge un ruolo decisivo per la consegna degli aiuti alla popolazione civile, così Meloni e Abdullah si confronteranno sulla proposta giordana della ‘’Gaza humanitarian Gateway’’ per favorire una de escalation.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

1 commento

  1. Ottima iniziativa del nostro presidente del consiglio per cercare di trovare un punto d’incontro tra i leader dell’ aerea anche se questa volta sembra di essere vicini al baratro più profondo. Nonostante tutto bisogna ricordare come tutto sia partito dal quel fatidico sette ottobre dell’anno scorso.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.