Giorgia Meloni in Moldavia: collaborare per rendere l’Europa protagonista del futuro

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni il 1° giugno partecipa al secondo Vertice della Comunità Politica Europea a Chisinau, in Moldova.

Durante il suo intervento alla Sessione Plenaria, Giorgia Meloni ha dichiarato che “Credo che questo evento abbia un valore e un sapore particolare, perché lo celebriamo mentre, qui vicino, gli ucraini, il Presidente Zelensky, stanno impressionano il mondo, dimostrando quanto possa essere difficile piegare un popolo libero e una nazione sovrana”, ribadendo che “nel farlo, sappiamo che difendono anche la nostra sicurezza e il diritto internazionale, senza il quale nessuno domani sarebbe al sicuro”.

L’evento europeo in Moldova è un evento significativo, perché la Moldova è “un’altra nazione che rischierebbe un’aggressione se gli ucraini non si difendessero come stanno facendo e se noi non li aiutassimo a farlo”, ha sottolineato Meloni, che con l’occasione ha voluto anche confermare il sostegno a 360 gradi all’Ucraina, “per tutto il tempo che sarà necessario”, ma anche il supporto alla Moldova, alla Georgia, e ai Balcani occidentali, che “stanno compiendo un cammino verso l’adesione all’Unione europea”, che non vuol dire allargare l’Unione Europea, ma “tornare tutti insieme, perché è questo quello che siamo”.

Stiamo vivendo un momento di molteplici crisi, da quella pandemica a quella energetica e quella della Ucraina. Queste crisi “ci mostrano le nostre difficoltà”, ma possono anche essere un’occasione, perché “le crisi sono sempre un’occasione. L’occasione per discutere di noi stessi e approfondire i problemi che abbiamo, cercando di capire cosa non ha funzionato per risolverli”.

Il premier ha voluto anche ricordare il ruolo dell’Europa che “non è solo regole e non è solo interessi”, e i suoi valori, da cui dipendono le idee di solidarietà, sussidiarietà e di stato di diritto. L’Europa, soprattutto, è “una civiltà fondata sull’idea che gli uomini sono liberi e uguali”, e ha sottolineato che “non esiste un’Europa di serie A e un’Europa di serie B; c’è solo l’Europa e quell’Europa ha bisogno”. Infine, attraverso le parole di Papa Giovanni II, ha ricordato che “l’Europa ha bisogno di respirare con due polmoni: l’Occidente e l’Oriente”.

Nelle sue conclusioni, il Presidente ha posto l’accento sulla necessità di lavorare insieme come Europa, della necessità di affrontare in maniera unita le sfide del presente e del futuro, anche se c’è molto lavoro da fare, perché è solo così che dobbiamo e possiamo fare se vogliamo “un’Europa che, dopo essere stata protagonista del passato, sia protagonista anche del futuro”.

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