Giorgia Meloni smonta la “Flotilla” di Schlein: realismo e concretezza contro la propaganda

Non gesti mediatici, ma responsabilità e sicurezza. L’Italia è già in prima linea con oltre 200 tonnellate di aiuti a Gaza

L’ ennesimo tentativo propagandistico dell’opposizione si cimenta su un nuovo terreno: la cosiddetta “Global Sumud Flotilla”, una sedicente missione umanitaria che intende raggiungere Gaza via mare con una quarantina di imbarcazioni cariche di aiuti e personaggi della sinistra internazionale.

Nella lettera inviata a Palazzo Chigi, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, dipinge l’iniziativa come un nobile slancio “dal basso”, non violento e pacifico, sostenuto da una partecipazione civile che coinvolge persino parlamentari italiani. Ma dietro il velo della solidarietà si nasconde un chiaro disegno politico: sfruttare un’operazione dal forte impatto simbolico per accreditarsi come paladina della causa palestinese, contrapponendo l’immagine di una società civile generosa al presunto immobilismo del governo.

Giorgia Meloni, con la lucidità e il pragmatismo che contraddistinguono il suo mandato, smonta questa narrazione con una risposta tanto istituzionale quanto affilata. La Premier non nega il dramma umanitario di Gaza, ma riporta il discorso alla realtà dei numeri: le poche tonnellate di aiuti trasportabili dalla Flotilla sono un’inezia rispetto alle oltre 200 tonnellate di generi alimentari e sanitari già garantite dall’Italia attraverso il programma “Food for Gaza”. Non si tratta di sminuire l’iniziativa, ma di evidenziare una verità scomoda per chi cerca visibilità: i gesti simbolici non riempiono gli stomaci né curano le ferite.

Qui si gioca la partita vera. L’Italia di Meloni rifiuta di piegarsi alla logica della propaganda mediatica, preferendo la concretezza di azioni coordinate, efficaci e sicure, capaci di raggiungere anche le aree più martoriate di Gaza. È la differenza tra chi governa con responsabilità e chi insegue riflettori con operazioni di facciata.

Non manca un richiamo alla sicurezza. Il Presidente del Consiglio sottolinea i rischi concreti di avventurarsi volontariamente in una zona di crisi, con gli inevitabili oneri per lo Stato chiamati a proteggere i propri cittadini. Non è un invito a desistere, ma una presa d’atto: chi alimenta il simbolismo politico rischia di gravare sulle spalle dello Stato, costretto a gestire le conseguenze di scelte avventate.

Eppure, Meloni dimostra equilibrio e fermezza: pur riconoscendo la possibile valenza politica della Flotilla, assicura che l’Italia garantirà protezione ai connazionali coinvolti, come sempre fatto nelle crisi internazionali. È la riaffermazione di un governo che non si lascia dettare l’agenda da campagne costruite per la ribalta, ma che non abdica mai al proprio dovere verso i cittadini.

La lezione è cristallina: la politica estera non si fa con bandiere sventolate su imbarcazioni, né con proclami che scaldano i cuori ma lasciano freddi i risultati.

L’Italia di Giorgia Meloni sceglie la via della responsabilità, dimostrando con i fatti – non con le parole – la propria credibilità internazionale. Di fronte a un Partito Democratico che si perde in scenari suggestivi ma vuoti, il governo risponde con la solidarietà vera: quella che arriva a destinazione, che cambia vite, che non ha bisogno di riflettori per brillare.


Ecco il testo integrale della risposta del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’On. Elly Schlein, Segretaria nazionale del Partito Democratico

Gentile Onorevole,

facendo riferimento alla Sua lettera, con la quale chiede di essere informata su quanto il Governo italiano intende fare per garantire tutela e sicurezza, in caso di necessità, per tutto l’equipaggio dell’iniziativa internazionale denominata “Global Sumud Flotilla”, con la quale 40 imbarcazioni intendono consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, si rappresenta quanto
segue:

  • per agevolare il buon esito della finalità rappresentata, ovvero la consegna di generi di prima
    necessità alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna;
  • tra questi, mi permetto di segnalare i canali finora attivati dal Governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso
    l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza”, con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia;
  • avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del Governo italiano, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa “Global Sumud Flotilla” ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire
    tutela e sicurezza;
  • in ogni caso, preso atto che l’iniziativa possa avere anche una finalità di natura simbolica o politica, e che quindi si intende portare avanti a prescindere da quanto sopra esposto, il Governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali
    all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora.

Rimanendo a disposizione, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Giorgia Meloni

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Ulderico de Laurentiis
Ulderico de Laurentiishttp://www.uldericodelaurentiis.it
Direttore Responsabile de "La Voce del Patriota".

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