Giorgia Meloni smonta le accuse della sinistra sul piano per la Sanità alla trasmissione “5 Minuti”

Ieri, alla trasmissione condotta da Bruno Vespa su Rai1, Giorgia Meloni ha risposto in merito alle domande di Bruno Vespa sulla presunta inconsistenza del Piano Sanitario del Governo Meloni. Una sinistra che proprio non sa  e non può minimamente fare opposizione, anche considerando che buona parte dei problemi che l’Italia ha ereditato, sono dovuti a giochi di palazzo con cui il PD è riuscito a governare nonostante le sconfitte.

Sembra che l’intervento alla trasmissione di Nicola Porro del Premier italiano non sia bastato minimamente per evitare che l’area della sinistra costruisse ulteriori castelli in aria basati su statistiche alla buona. Poche idee ma confuse quelle dei progressisti italiani, che si arrampicano sugli specchi anche quando devono contestare la controparte: come già affermato dal Presidente Meloni, il PIL cresce ed il denaro che servirà per la manutenzione dell’apparato sanitario italiano è aumentato. 

Certo, se non dovessimo fare i conti con le porcate dovute al Superbonus, a quest’ora potremmo normalmente spostare più denaro verso apparati di vitale importanza. In sostanza il PD, M5S e compagnia ululante, si aspettano la manna dal cielo, dopo la recessione dovuta al Covid ed all’inflazione. Peggio ancora se dovessimo parlare dei soldi spesi malissimo per i banchi a rotelle, dalle folgorazioni istantanee ci salvi “Dio”. Insomma, per quanto le critiche talvolta possano risultare legittime e costruttive, vanno sapute fare con molta attenzione, ma soprattutto bisogna considerare i propri trascorsi prima di giudicare l’operato degli altri.

Giorgia Meloni ha poi parlato del nuovo provvedimento governativo che affronta il problema delle liste d’attesa, con lo scopo di aiutare le regioni ad affrontarlo nel miglior modo possibile: a proposito di questo, il Premier ha parlato della necessità di un monitoraggio nazionale delle liste d’attesa, al quale – come attestato da Meloni – il vigente Governo avrebbe pensato, a dispetto delle opposte fazioni. Il medico dovrà obbligatoriamente dichiarare il tempo massimo della prescrizione, mentre le regioni dovranno attenersi  a quel tempo massimo. Alle polemiche sulla privatizzazione, il Premier Meloni ha poi risposto nel merito, parlando di come in realtà siano state tutt’altro che favorite le prestazioni private dei medici negli ospedali, massimo al 50%.

Strano che nessuno prima di questo momento abbia pensato a risolvere problemi del genere, visto che la battagli per il Welfare appartiene alle democrazie occidentali quanto a quelle strettamente europee: viste e considerate le battaglie inusuali sulla soluzione salariale, sembra che la sinistra preferisca il fordismo e che addirittura non riesca ad applicare neanche quello. Le mitomanie di una certa opposizione rischierebbero – in un momento come questo – di portarci addirittura verso un Workfare State.

In vista delle elezioni europee, si è parlato della difesa che il Governo Meloni sta applicando sull’assegno unico e che alcune famiglie rischiano di perdere a causa delle scelte enunciate dalla Commissione europea: per questo motivo sarebbe giusto ricostruire un’Europa diversa da quella vigente, perché non è accettabile che per i capricci ed il rigore tecnico si rischi di penalizzare dei cittadini che avrebbero un fondamentale bisogno d’assistenza.

Infine, viste le smentite già acclarate nell’ambito politico, sembra che del resto ci sia ben poco da dire, in questi mesi ne abbiamo sentite di ogni sul “campo largo” e sulla Sardegna che magicamente è arrivata ad occupare l’intera superficie italiana, in considerazione delle dichiarazioni fatte dal PD e dal M5S. Sembra assurdo pensare che coloro i quali non fanno altro che ridicolizzarsi, scelgano incredibilmente di provare a ridicolizzare gli altri per spostare l’attenzione su enigmi che non esistono.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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