Giorgia Meloni traccia il bilancio della Presidenza italiana del G7 

Con una riunione virtuale dei Leader G7, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tracciato il bilancio del lavoro dell’intenso anno di Presidenza italiana, costellato di successi concreti sul piano geopolitico, economico e sociale. 

Focus su Ucraina, Medio Oriente, Venezuela e passaggio di consegne tra la Presidenza italiana del G7 e quella canadese. 

In particolare, Meloni ha ribadito, insieme agli altri leader del G7, la ferma condanna della brutale aggressione russa contro l’Ucraina, sottolineando il sostegno indiscusso al popolo ucraino. 

Condannata anche la collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord, con l’impegno del G7 a rafforzare le misure contro coloro che contribuiscono per il sostegno bellico di Mosca.

Medio Oriente: “Serve un approccio pragmatico e risolutivo” 

Anche sul fronte del Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, ha ribadito la necessità di un approccio pragmatico e risolutivo del conflitto. 

I Leader G7 hanno concordato anche sulla necessità di una transizione pacifica in Siria e sulla fine del regime di Assad. La tregua in Libano è stata definita “un passo cruciale” verso la pace, mentre è stato ribadito il sostegno al piano promosso dagli Stati Uniti per una tregua a Gaza, con l’obiettivo di garantire il rilascio degli ostaggi e aumentare l’assistenza umanitaria.

Si è poi parlato del Sud America, con una ferma condanna a chi viola i diritti umani in Venezuela. 

I leader hanno ribadito il forte impegno a favorire una transizione democratica. 

Sicurezza energetica, alimentare e climatica: il bilancio dei risultati 

Il governo Meloni ha messo in campo una serie di misure a sostegno dell’Italia, dall’economia alla sicurezza globale. Tra i progetti di maggiore impatto, spicca il finanziamento di 50 miliardi di dollari attraverso il programma “Extraordinary Revenue Acceleration” (ERA), finanziato con i beni sovrani russi congelati. 

Una misura che ha ricevuto il plauso unanime dei partner internazionali.

Per la politica estera, in particolare sul fronte africano, l’Italia ha lanciato iniziative strategiche per sostenere lo sviluppo del continente, rafforzando la cooperazione internazionale sul settore dell’agricoltura, dell’energia e la lotta al cambiamento climatico. 

Tra le misure più importanti ci sono l’Apulia Food Systems InitiativeEnergy for Growth in Africa per la realizzazione di infrastrutture per la produzione e distribuzione di energia verde, istituendo l’Adaptation Accelerator Hub, per sostenere le Nazioni più vulnerabili negli interventi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi assunti in ambito COP. 

Sono state messe in luce le sinergie tra questi programmi e il Global Gateway dell’Unione Europea, la Partnership for Global Infrastructure and Investmente, la strategia che l’Italia ha sviluppato a livello nazionale con il Piano Mattei.

Svolta sulla politica migratoria: l’Accordo di Borgo Egnazia 

Sulla questione migratoria, Meloni ha segnato una svolta con l’accordo di Borgo Egnazia, che affronta le cause profonde della migrazione irregolare, rafforza la gestione delle frontiere e il contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, monitorandone i flussi finanziari, per combattere le reti criminali che lucrano dal traffico di migranti e dalla tratta di esseri umani e incentiva canali regolari per una migrazione legale, sicura e pianificata.

Questo approccio, già adottato in Italia, diventerà parte integrante delle future politiche del G7 sotto la presidenza canadese. 

Il “metodo Italia”, ha offerto soluzioni concrete e pragmatiche a questioni complesse come le migrazioni e il cambiamento climatico.

Durante la riunione, sono state tracciate le linee guida per l’uso dell’IA al servizio dell’uomo e non contro di esso. È stato istituito un logo identificativo per le organizzazioni che aderiranno all’Hiroshima AI Process, garantendo trasparenza, sicurezza e rispetto dei principi etici.

Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha ricevuto simbolicamente il testimone da Giorgia Meloni, riconoscendo il valore dell’eredità lasciata dall’Italia. “L’Italia ha posto le basi di un G7 più forte e coeso, capace di ascoltare e rispondere alle istanze del Sud Globale” – ha dichiarato Trudeau, presentando le priorità della Presidenza canadese, che culminerà nel Vertice di Kananaskis, Alberta, nel giugno 2025.

Un G7 forte e unito, capace di ascoltare le voci del Sud Globale ma saldo nei suoi valori. Questo è il messaggio con cui Giorgia Meloni lascia il timone a Justin Trudeau, con l’augurio di un pieno successo nella prossima Presidenza canadese.

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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