Giornalismo. FdI: diritto cronaca sia temperato a diritto a onore e reputazione

“Viviamo un momento epocale e la mozione della maggioranza sulla tutela della professione di giornalista, che abbiamo votato oggi, è davvero la più completa di tutte perché mette insieme i problemi della categoria. Dalle minacce ai giornalisti all’avvento dell’intelligenza artificiale. Ma il vero obiettivo è quello di riuscire a coniugare la libertà di pensiero e di espressione, prevista dalla nostra Costituzione, con il diritto all’oblio di chi viene infangato e la presunzione di innocenza di chi viene processato prima sui giornali e dopo, e neanche sempre, nelle aule di tribunale. Abbiamo già fatto molto: dalla legge Mollicone sulla pirateria alla tutela delle edicole. Ci stiamo muovendo per tutelare la carta stampata. Insomma, nella nostra mozione riusciamo a mettere insieme queste cose e a impegnare il Governo Meloni a continuare sulla strada intrapresa. Infine, anche la cosiddetta legge bavaglio non è più tale. Abbiamo trovato una quadra che, certo, impedisce il copia e incolla di dichiarazioni rese ai magistrati, ma non ne vieta un’analisi. Dobbiamo però impedire che vite vengano rovinate dal fango mediatico. il diritto di cronaca è fondamentale, ma deve necessariamente essere temperato dal diritto all’onore, alla reputazione, alla privacy. Sono diritti che il vero giornalismo già tutela”.

Lo hanno detto Alessandro Amorese e Grazia Di Maggio, capogruppo e componente della commissione Cultura alla Camera, di Fratelli d’Italia.

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