Giovine (FdI): azienda Embraco paga scelte scellerate governi centro-sinistra

“La storia dell’ex operaio Embraco, oggi senza tetto, riportata da La Stampa, è a dir poco agghiacciante. Come lui tanti altri si sono trovati in situazione di difficoltà per colpa dell’incompetenza e dei fallimenti degli esecutivi degli ultimi 10 anni. Una vicenda frutto delle scelte scellerate prima del governo Gentiloni, che con Calenda ha avviato la cessione dell’azienda, poi del governo Conte I, che con Di Maio ha completato il disastro. Non solo i lavoratori hanno dovuto vivere la beffa della delocalizzazione dello stabilimento Embraco di Riva di Chieri in Slovacchia da parte di Whirlpool, ma anche la presa in giro di un rilancio e una riconversione industriale mai arrivata da parte della subentrata Ventures Production. Non ci voleva un genio a capire che quell’azienda non avrebbe portato alcun investimento e beneficio al territorio e ai lavoratori. D’altronde cosa ne sa Calenda di politica industriale? È stato in grado persino di cedere l’ex Ilva, più grande impianto siderurgico di Europa, a chi voleva solo chiuderla compromettendo così lo sviluppo dell’industria italiana. Da lui scelte sbagliate e solo tante chiacchiere: parole ‘soltanto parole’”. Lo dichiara in una nota Silvio Giovine deputato di Fratelli d’Italia in Commissione Attività Produttive

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