Giuli a Bruxelles, Piano Olivetti per la Cultura da 30 milioni

L’hanno definito un “Piano Olivetti per la Cultura”. In realtà, si tratta di un investimento straordinario di 30 milioni di euro a beneficio delle biblioteche, in particolare nelle aree periferiche e meno sviluppate d’Italia.

Ad ufficializzarlo è stato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intervenendo a Bruxelles al Consiglio dei ministri della Cultura Ue.

“Le biblioteche – ha sottolineato Giuli – sono l’infrastruttura culturale più diffusa della nazione. E rappresentano uno straordinario capitale sociale per la loro capacità di inclusione e di educazione civica a beneficio di tutti e, in particolare dei giovani e dei meno abbienti. In un’epoca in cui gran parte della nostra vita sociale, politica ed economica si svolge online, le biblioteche promuovono anche la cittadinanza digitale.

Anche per questo il governo, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato dal “Next Generation Eu”, sta creando la Biblioteca digitale italiana, che raccoglie su una piattaforma integrata le risorse digitali della cultura incluso il patrimonio culturale delle biblioteche, per permettere ai cittadini di accedere a banche dati integrate. Il ministero della Cultura, poi, promuove l’alfabetizzazione mediatica nelle biblioteche, favorendo la inclusione digitale, consentendo a chi non ne ha i mezzi di accedere all’informazione.

E, in questo ambito, le biblioteche giocano un ruolo attivo nell’insegnare come interpretare tali informazioni, aiutando a distinguere tra contenuti sponsorizzati, disinformazione e notizie attendibili per formare opinioni informate e consapevoli.

L’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert ha ormai lasciato il posto a Wikipedia. I giovani rischiano di formare la loro coscienza civile su fonti di scarsa qualità scientifica, che non esprimono la profondità delle culture europee, sono omologate alle derive del ‘politicamente corretto’ o, peggio ancora, vengono pilotate dalla propaganda di regimi autoritari. Dobbiamo lavorare affinché le biblioteche rinnovino ogni giorno, a fronte delle evoluzioni tecnologiche, la loro funzione civica di presidio dei valori politici e culturali dell’Europa”.

Giuli ha successivamente riportato agli altri ministri dell’Unione Europea i risultati del G7 Cultura a presidenza italiana tenutosi a Napoli, soffermandosi in particolare sul sostegno all’Ucraina, sulla tutela della creatività umana dalle sfide poste dall’intelligenza artificiale e sul dialogo con i governi africani per la promozione del loro patrimonio culturale nel quadro del Piano Mattei.

Pieno apprezzamento per i risultati del G7 Cultura all’iniziativa è stato espresso dalla Commissione Europea. “Ringrazio la Slovenia per l’impegno che profonde nel promuovere Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Anche il governo italiano attribuisce grandissimo valore politico e culturale a questo progetto”, ha aggiunto Giuli. Il ministro, a margine del Consiglio, ha avuto un incontro bilaterale la sua omologa francese Rachida Dati con la quale ha concordato di lavorare insieme, nella nuova legislatura europea, per rafforzare l’impegno della Ue a sostegno della cultura. I due ministri hanno prefigurato la possibilità di discutere nelle sedi europee di strumenti di finanziamento condivisi per investimenti nella cultura correlati alla crescita delle spese militari.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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