“La visita è sempre un atto doveroso nel luogo del ricordo, del silenzio incancellabile che circonda la storia delle foibe, qui trova la sua massima espressione. La circostanza rende necessario ribadire che nessuno potrà mai vandalizzare la verità storica”.
Non ha alcun dubbio, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al termine di una visita alla Foiba di Basovizza, monumento nazionale, preso di mira dai vandali nella notte. Il ministro ha firmato l’album delle presenze al centro di documentazione multimediale sottolineando che “nessuno potrà mai vandalizzare la verità”. “La strada che ci conduce a Nova Gorica oggi gemellata con Gorizia come capitale europea della cultura – ha osservato – è una strada di amicizia e concordia, passa da qua. E’ anche una strada di verità: amicizia e concordia nascono dall’assenza del tragico e dal dovere di una memoria condivisa in armonia tra i popoli. Nessuno può permettersi di mettere in discussione la verità della storia e di Basovizza”. Questi atti vandalici, ha commentato, “non sono passi indietro, sono passi verso il basso, verso l’abisso. Però chi fa questi passi precipita in un abisso di abiezione e deve scomparire dal discorso pubblico. Il discorso pubblico deve parlare la lingua del ricordo, della pace, della memoria, dell’armonia e della verità”. E ancora: “Delle cicatrici si va orgogliosi ma le ferite non si possono riaprire”.
In mattinata, l ministro della Giuli ha visitato l’area del Porto Vecchio di Trieste, dove sono stati avviati alcuni interventi di riqualificazione e per il quale viene vagliato in questi mesi un progetto di completa ristrutturazione. Accompagnato dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il ministro ha fatto tappa soprattutto nei magazzini convertiti in musei e spazi culturali. Il sindaco ha illustrato progetti conclusi e in divenire, che trasformeranno la zona da Porto Vecchio nel cosiddetto Porto Vivo. “Sono molto orgoglioso – ha detto Dipiazza – di far sapere al Governo quello che qui stiamo facendo. Nessuno ha uno spazio di questo tipo in pieno centro, un luogo che sta cambiando, con modifiche importanti per il futuro della città e di tutto il territorio”