“Da quelle parti non hanno ancora capito che la modalità aggressiva e inquisitoria con cui viene oggi trattata la giornalista Antonella Giuli, così come le altre persone non gradite alla sinistra precedentemente ingiuriate, gli torna indietro come un boomerang. La tecnica leninista di criminalizzare il prossimo ha funzionato con qualche difficoltà negli anni ‘70, quando c’era un rigore ideologico e morale quasi ossessivo. Nell’epoca del relativismo, delle fake news quotidiane, di presunti scandali che deflagrano al ritmo di una dozzina al giorno, nella società che disfa in tempo reale con masochismo tutto ciò che costruisce, tali attacchi scorretti e insolenti “fanno più schifo che spavento”, direbbe Giorgio Gaber.
Quando questo accerchiamento che produce un’ormai automatica repulsione da parte dei cittadini cesserà è probabile che la sinistra riuscirà a risultare credibile agli occhi della gente e forse perfino votabile da qualche disperato. Fino ad allora giganteggerà la nostra crescita elettorale, con saluti e baci a Report, all’Anm e ai partiti dell’opposizione.
Amicizia e solidarietà ad Antonella Giuli”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.