“Con il ddl “Disposizioni in materia di sequestro di strumenti elettronici” approvato oggi dal Senato della Repubblica introduciamo una norma di civiltà giuridica e morale, che modifica il codice di procedura penale nella parte in cui disciplina appunto il sequestro di dispositivi informatici che, ormai, sono lo scrigno della nostra vita. Nei cellulari, ad esempio, ci sono dati sensibili relativi ad informazioni sanitarie, finanziarie e affettive. E’ più che giusto, quindi, che l’autorità giudiziaria, dopo attento vaglio, estrapoli dai dispositivi sequestrati solo le informazioni utili alle indagini, scartando quelle che attengono alla vita privata dei cittadini”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Costanzo Della Porta.