“Ieri è iniziato l’iter del Disegno di legge costituzionale volto alla modifica del Titolo IV della Costituzione, con l’obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti. Un passo importante per rafforzare l’imparzialità del sistema giudiziario e migliorare la fiducia dei cittadini nella giustizia. La proposta prevede l’istituzione di due distinti organi di autogoverno: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. Un ulteriore elemento di novità è l’istituzione dell’Alta Corte disciplinare, organo deputato alla giurisdizione disciplinare nei confronti di tutti i magistrati, giudicanti e requirenti. La separazione delle carriere non è solo una questione di efficienza organizzativa, ma rappresenta il fondamento per garantire l’imparzialità del magistrato e la percezione di giustizia da parte dei cittadini. Con questa riforma, vogliamo allinearci ai migliori standard internazionali e garantire un sistema disciplinare indipendente, dove chi giudica non sia espressione degli stessi soggetti sottoposti al giudizio. La riforma del sistema giudiziario è necessario per garantire trasparenza, efficienza e fiducia da parte dei cittadini. Il popolo italiano ci ha dato fiducia ed è nostro dovere portare a compimento questa riforma”.
Lo dichiara Daniela Dondi, deputato di Fratelli d’Italia in II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.