“Intenerisce davvero che l’Onorevole Furfaro si auto celebri per l’approvazione di un ordine del giorno sul tribunale di Prato. Al suo bearsi per un atto che, come un deputato dovrebbe ben sapere, non vincola il Governo, rispondiamo, come nostra maniera, con i fatti. È grazie al Governo Meloni che c’è stato un incremento del numero del personale negli scorsi mesi. Di altrettanto certo c’è, ovviamente, che non possa essere colpa dell’esecutivo che il Tribunale, in anni di governo cittadino e regionale di sinistra, sia stato sistematicamente e letteralmente lasciato andare. Specchio peraltro, purtroppo, di un degrado cittadino al quale la sinistra ha condannato la città di Prato tutta. Da subito, invece, noi siamo intervenuti, con il Governo che ha preso in carico questo problema creato appunto da altri. Alberto Rizzo, Capo di Gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio ha fatto in marzo 2023 un primo controllo tecnico, e altrettanto ha fatto poco dopo il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. Nel Palazzo di Giustizia, peraltro, c’è un bar chiuso da mesi, il che ha creato e sta creando disagi a chi vive il Tribunale. Perché il Comune di Prato, che ne ha la responsabilità diretta, non sente come urgenza l’assegnazione di una nuova concessione? Furfaro dovrebbe fare atti politici contro il suo partito e contro il sindaco Matteo Biffoni, evidentemente, e venire a vedere con i suoi occhi quali siano le reali esigenze della città in cui è stato eletto. Ogni giorno lavoriamo a diretto contatto con i ministeri per il bene del nostro territorio, e chi, come noi, si impegna con costanza, non ha davvero il tempo per lodare se stesso, togliendolo ai cittadini grazie ai quali sediamo alla Camera. Chi sa solo strumentalizzare, invece, il tempo di fare il Narciso ce lo ha eccome”.
Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.
