Dossieraggi su dossieraggi. L’ultimo riguarda le chat private dei membri di Fratelli d’Italia. Chat che risalgono ad anni e anni fa. Era l’epoca del Governo Conte I, tra il 2018 e il 2019. Il centrodestra si disunì: Fratelli d’Italia, che non vantava ancora la stessa platea di parlamentari di oggi, era all’opposizione e vi rimase per tutta la legislatura, mentre la Lega formò la prima coalizione di maggioranza di quegli anni, che si arenò in qualche mese. Dunque, non è il caso di ergere le chat di quegli anni, che rivelano di fatto lo scontro politico dei partiti di quel periodo, a una sorta di scoperta del fuoco o della ruota. Ma tant’è: la sinistra, dopo le rivelazioni del Fatto contenute nel libro del cronista del giornale, Giacomo Salvini, ha tentato di marciare su una questione che oggi, a circa 8 anni di distanza, non esiste. E seppur è esistita, non pare il caso farne un caso politico, in un contesto di continue bagarre che è fatto (purtroppo) anche di questo.
Forse era una mondo per cercare di disunire la maggioranza che ora governa il Paese da due anni e mezzo con una coesione mia vista in Italia. Ne hanno parlato proprio tutti. Probabilmente dimenticando che spiattellare a mezzo mondo delle conversazioni private non sembra essere qualcosa che va a braccetto con quel rispetto della privacy di cui parlerebbe anche la legge. Ma chi è anche arrivato a inviare infiltrati all’interno di comunità di ragazzi, spesso anche minorenni, per spiare i loro movimenti, comprendiamo che è abituato a non farsi particolari scrupoli.
Se però il tentativo era davvero quello di rompere la maggioranza, c’è da dire che non ci sono riusciti. Perché i membri del centrodestra hanno dimostrato, ancora una volta, una compattezza, una unità di intenti, una maturità che sono rarità in un contesto politico così polemico e litigioso come quello italiano. Il che è un modo più carino per dire che a sinistra, in una situazione simile, sarebbero già finiti (almeno metaforicamente) alle scazzottate alla Bud Spencer e Terence Hill.
Le risposte di Meloni e Salvini spengono le polemiche
In serata, ieri, ha parlato direttamente la premier, Giorgia Meloni, che ha pubblicato una foto che la ritrae insieme al vicepremier Matteo Salvini. La leader di Fratelli d’Italia ha scritto: “Non sarà certo qualche polemica forzata e strumentale a scalfire il nostro rapporto. Con Matteo Salvini abbiamo affrontato tante battaglie insieme e continueremo a lavorare fianco a fianco, con lealtà e determinazione, per il bene dell’Italia. La stima nei suoi confronti è nei fatti: oltre a essere Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è anche Vicepremier del nostro Governo. Un ruolo centrale per portare avanti le riforme e i progetti che servono alla Nazione. Noi andiamo avanti, compatti, come sempre”.
Anche Matteo Salvini è intervenuto sul tema, ribadendo la compattezza del centrodestra: “Se c’è qualcosa che risale al passato, è di pessimo gusto, ma non è un problema politico perché eravamo su fronti diversi. Un altro paio di maniche sarebbe se considerazioni di un certo tipo fossero fatte da alleati adesso mentre governiamo insieme. Sicuramente questi sgradevoli epiteti, risalenti ad anni fa quando Lega e Fratelli d’Italia non erano insieme, hanno un peso: ma se fossero fatti domani avrebbero un peso evidentemente diverso”.
Nessun caso politico. Anzi. Da Fratelli d’Italia emerge che i loro legali sono al lavoro per studiare le prossime mosse a livello giudiziario sulla vicenda, se adire le vie penali o civili, non escludendo neppure un ricorso al Garante della privacy. Anche perché sembra esserci stato il solito taglia e cuci di informazioni: “Non c’è sempre corrispondenza tra i contenuti delle nostre chat e quanto riportato nel libro. Non solo vengono messe nel libro numerosi frasi delle chat, ma vengono anche riportate frasi mai scritte davvero nelle chat di Fratelli d’Italia”, fanno sapere da via della Scrofa.