Gli stipendi in Italia sono tra i più bassi in Europa

Secondo i dati Eurostat mentre in Europa gli stipendi sono aumentati del 2,3% nel periodo aprile-giugno 2018 nel nostro paese l’aumento è stato pari a 1,6%. Addirittura, guardando alla chiusura del 2017, per il nostro paese c’è addirittura un saldo negativo del -1,7%. Numeri molto diversi se raffrontati a quelli della Germania, che invece ha chiuso con un 2,2%.
Le cause vanno ricercate, soprattutto, nella produttività a rilento, l’inflazione e alcune categorie di lavoratori esclusi dal mercato, come coloro che si ritrovano a cinquant’anni disoccupati.
Dati allarmanti che si differenziano anche in base alla geografia: da Nord a Sud i salari vanno decrescendo. La situazione migliore resta in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia contro i salari molto più bassi di Molise, Calabria e Basilicata. In italia dunque permane una forte disuguaglianza, tra nord e sud, tra uomini e donne (le donne hanno stipendi più bassi rispetto ai colleghi uomini) e persino tra città.
Se questo non fosse già abbastanza, un altro dato rende la struttura retributiva del mercato italiano piuttosto singolare: l’ampia forbice tra la massa che guadagna poco e i ‘pochi eletti’ che hanno stipendi da capogiro. Secondo i dati pubblicati da Job Pricing la curva di distribuzione delle retribuzioni in Italia concentra oltre il 60% della popolazione fra i 20.000 euro lordi annui e i 31.000, mentre quelle superiori ai 40mila euro sono riservate al 6,4% dei lavoratori, mentre soltanto l’1,1% riesce a superare i 100mila euro annui.
In un contesto simile, l’idea che il solo reddito di cittadinanza possa migliorare la qualità del lavoro in Italia e il livello dei salari è un’illusione che non ha nessuna conferma nella realtà, soprattutto se si paragona il livello dei salari medi del Sud Italia con le cifre promesse dal governo con il reddito di cittadinanza. Circa il 45% dei lavoratori subordinati privati del Meridione guadagna meno dei 780 euro che verranno percepiti da alcuni dei beneficiari della misura simbolo del M5S. Chi riceve un reddito da lavoro dipendente potrebbe rimanere spiazzato da questo intervento, arrivando a pensare che mettersi nelle mani dello Stato sia un’alternativa migliore allo sfruttamento da parte di un privato per uno stipendio troppo basso. Se i partiti all’opposizione, centrosinistra in testa, denunciano l’eccessiva generosità delle cifre previste dal reddito di cittadinanza, nessuno riporta l’attenzione sul fatto che l’Italia è diventata un’economia basata sul precariato con milioni di italiani sottopagati.

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Letizia Giorgianni
Letizia Giorgianni
O te ne stai in un angolo a compiangerti per quello che ti accade o ti rimbocchi le maniche, con la convinzione che il destino non sia scritto. Per il resto faccio cose, vedo gente e combatto contro ingiustizie e banche. Se vuoi segnalarmi qualcosa scrivimi a info@letiziagiorgianni.it

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