“Le premesse economiche e geopolitiche durante la nostra campagna elettorale erano del tutte diverse dalla situazione attuale: la guerra in Ucraina sarebbe dovuta finire in pochi giorni e la Bce, di fronte a una inflazione causata da un aumento dei prezzi al consumo, ha pensato bene di alzare ogni mese delle 0.25 il tasso di interessi, conto che oggi lo pagano i cittadini e le imprese che hanno mutui, ma anche lo Stato con 13 mld di interessi in più da pagare sul debito pubblico. Questi soldi non possono essere utilizzati, come il governo Meloni avrebbe voluto, a favore delle famiglie e delle aziende. Per quanto riguarda il Superbonus, più volte abbiamo ripetuto che dovesse essere una misura temporanea e con coperture finanziare certe, cosa che ci era stata assicurata. La Ragioneria dello Stato ha espresso parere favorevole sul Superbonus, ma oggi lo stesso ha sfondato il tetto di 100 mld di euro, e il bonus facciate che è costato 26 mld di euro, anziché 5,9. Dopo il governo autoproclamatosi dei migliori, noi ci siamo ritrovati anche qualche buco di bilancio, significativo nella storia politica italiana. Ma non ci piangiamo addosso e andiamo avanti”.
Lo ha detto Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, a Torino a margine dell’iniziativa “L’Italia Vincente – Un anno di risultati – Come il governo Meloni sta facendo ripartire la Nazione”.