«La crisi sta prendendo una piega che non mi piace neanche un po’. Andare a votare in Senato sul calendario della crisi significa consentire le prove tecniche di inciucione. L’esito della riunione della capigruppo in Senato? Surreale. Fratelli d’Italia sostiene che si debba votare la mozione di sfiducia a Conte il prima possibile. Ma attenzione: qui non è solo un problema di date, non c’è questa grande differenza se si voterà il 14 o il 20. La questione vera, su cui vorrei accendere i riflettori, è sull’ordine dei lavori. Di fronte a un presidente del Consiglio di fatto sfiduciato dalla sua maggioranza, non si andrà a votare la mozione. No, si partirà con le “comunicazioni del presidente del Consiglio”. Scherziamo? Un presidente dà le comunicazioni quando il suo governo è pienamente operativo. Conte invece è un presidente sfiduciato. Bisogna semplicemente formalizzare la sfiducia votando la mozione. Poi, certo, diranno che dopo le comunicazioni del premier si possono votare delle risoluzioni, ma stiamo dando a Conte l’occasione di fingere che il suo governo possa andare avanti costruendo una maggioranza diversa con 5 Stelle e Pd. E con il voto di oggi sull’ordine dei lavori già vanno in scena le prove tecniche di trasmissione di inciucione, tra tutti quelli che non vogliono dare agli italiani la possibilità di scegliersi un governo con il voto. Un governo di salvezza renziana, che tradisce la volontà degli italiani. Una maggioranza di sinistra che andrebbe a votare provvedimenti devastanti, come lo ius soli, la patrimoniale e i confini aperti».
Lo dice in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero” il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
«Si stanno sottovalutando i rischi. Se le sinistre dovessero spuntarla e ottenere che Conte venga a fare semplici comunicazioni tra una settimana – aggiunge Meloni – , allora penso che davvero Salvini dovrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di ritirare la delegazione dei ministri della Lega. Conte non potrebbe più fare finta di non essere stato sfiduciato e il giocattolo degli inciucisti sarebbe rotto».