Gli ultimi dati Istat confermano che le storielle della sinistra che raccontano un’Italia che starebbe vivendo una situazione critica non solo altro che bufale.
Secondo i numeri, infatti, c’è un calo dei disoccupati e degli inattivi. In particolare, a giugno 2023 il tasso di disoccupazione totale è sceso al 7,4% (-0,2 punti), quello giovanile al 21,3% (-0,4 punti), mentre il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è calato di 43mila unità. Il tasso di inattività ha registrato una percentuale del 33,5% (pari a -0,1 punti).
Alla diminuzione della disoccupazione si associa un aumento degli occupati per ben 82 mila unità, con un tasso di occupazione in crescita fino al 61.5% (+0,2 punti).
Questi dati sono decisamente positivi e migliori se raffrontati con quelli di giugno 2022: infatti, a giugno 2023 ci sono oltre 385mila lavoratori in più rispetto a giugno 2022.
Il commento dell’istituto di statistica conferma: “A giugno 2023 prosegue la crescita dell’occupazione (+82 mila rispetto al mese precedente) e il numero degli occupati sale a 23milioni 590mila. Rispetto a giugno 2022, gli occupati sono 385mila in più, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 61,5%, mentre quelli di disoccupazione e di inattività calano al 7,4% e al 33,5% rispettivamente.”
La crescita del Paese continua senza battute d’arresto. Più occupazione significa più stabilità e serenità per milioni di italiani che stanno finalmente sperimentando in prima persona gli effetti delle politiche attuate negli scorsi mesi dal Governo Meloni, che è riuscito a rimettere in moto un Paese che da anni viveva una situazione sul fronte lavorativo stagnante e scoraggiante. Coerenza e impegno premiamo sempre. Avanti così, per l’Italia.