“Domani, ad elezioni, concluse presenteremo un disegno di legge per colmare il vulnus democratico emerso in tutta evidenza con la candidatura del ministro Gualtieri, tanto più grave a fronte dell’uso spregiudicato dei media che lo stesso ha fatto rompendo il silenzio elettorale e ogni principio di par condicio”. Lo annuncia il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, evidenziando come “la legge attuale sulla incandidabilità è chiara nell’individuare le modalità con cui chi ricopre incarichi giudicati dal legislatore incompatibili debba dimettersi prima di avanzare la propria candidatura, tra questi i sindaci dei Comuni superiori a 20mila abitanti e persino i capi di gabinetto dei ministeri”.
“Pensate un po’, continua il senatore di FdI, la legge impone le dimissioni del capo di gabinetto del ministro Gualtieri, ove volesse candidarsi, e non cita espressamente i ministri, soltanto perché nessuno mai poteva immaginare una tale condizione di protervia di un ministro in carica che si candida in elezioni suppletive alla carica di parlamentare. Una funzione che, peraltro, non può esercitare mentre è nel pieno esercizio dei suoi poteri. La candidatura di Gualtieri, tanto più gestita con tale protervia nell’uso sproporzionato dei poteri e dei media, ha fatto clamorosamente emergere lo scandalo tanto da imporre al Parlmento un immediato intervento legislativo”.