In risposta al post di denuncia di Giorgia Meloni agli insulti ricevuti sul gruppo “Honest People”, ex “Giente Honesta”, lo stesso gruppo che in passato si rese protagonista di insulti nei confronti di Nonna Peppina con inviti di morte e ingiurie di ogni tipo arriva un articolo di Next Quotidiano a firma Giovanni Drogo, in cui si vorrebbe dimostrare che il gruppo in questione non sarebbe in alcun modo di sinistra perché sarebbe gestito da un noto influencer sovranista, Luca Donadel.
L’articolo oltre a essere totalmente fuorviante, dimostra anche quanto, certi personaggi soffrano nel dover ammettere che gli insulti sessisti provengano anche dalla propria area politica.
Luca Donadel usato come capro espiatorio
Ma andiamo per gradi: Luca Donadel, la motivazione primaria con cui nell’articolo di Next Quotidiano si vorrebbe far passare l’idea che il gruppo non sia di sinistra, è stato in realtà inserito come moderatore in forma provocatoria.
Cosa dichiarata anche dallo stesso a più riprese.
Se il gruppo non è di sinistra, perchè trolla solo la destra?
Il gruppo infatti, oltre ad avere una chiara connotazione di sinistra, è anche e soprattutto un gruppo di “trollaggio”. I nemici principali del gruppo sono da sempre l’ondata gentista/sovranista/populista, non è un caso che nel post con gli insulti denunciato dalla Meloni, le “vittime” fossero solo politiche di destra (Santanché, Bernini, Meloni, Borgonzoni).
Anche se il creatore di “Giente Honesta” si dichiara “anarco-capitalista”, il gruppo è chiaramente di sinistra, come potete vedere da molti post pubblicati e dai bersagli preferiti.
Ecco uno dei tanti esempi
E un altro ancora
Infine, il gruppo per evitare il ban dopo post di denuncia della Meloni, si è trasformato in “Barzellette e colmi – Gruppo fans” una pratica ricorrente che usano queste tiplogie di “community” per evitare il ban di Facebook .