“L’Italia, per quanto attiene alla qualità ed alla consistenza delle attività di ricerca e quantità di pubblicazioni sull’intelligenza artificiale, si posiziona settima a livello internazionale, ha all’attivo più di 160 percorsi universitari negli Atenei e coordina a livello europeo il progetto ELIAS, risultato primo tra quelli presentati sulle European Lighthouse.
Il governo Meloni ha posto il tema dell’IA tra le sue priorità, discutendo best practises e proposte durante il G7 in Puglia, e finanziando, ad esempio, 40 European Digital Innovation Hub e la piattaforma AGENAS per l’assistenza sanitaria primaria. Con Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital ha aperto un nuovo fondo di investimento, mettendo a disposizione delle imprese un miliardo di euro.
Sulla chiara sfida del rapporto con l’Uomo dal punto di vista legislativo esistono due proposte di legge a firma della maggioranza, ai quali se ne aggiungono altre delle opposizioni, e l’obiettivo è quello – come ha più volte ribadito anche il Presidente Meloni – di arrivare ad un testo condiviso che si occupi in maniera quanto più esaustiva di dare risposte soprattutto alle questioni etiche e lavorative.
Sul fatto che un giorno l’IA penserà e sostituirà totalmente l’essere umano sono totalmente scettica: noi siamo fatti di corpo, spirito e anima, e con essi raccogliamo il valore dell’esperienza sperimentando piacere e dolore, i quali ci portano ad essere anche coscienza. Un robot basa la sua riposta rispetto a dati accumulati, ma è privo di spirito critico e di creatività.
Non basterà implementare robot con componenti biologici per dare la coscienza ad una macchina.
Lo dichiara la Sen. Cinzia Pellegrino, capogruppo in Commissione per i diritti umani, durante il convegno “Intelligenza Artificiale: Opportunità e rischi” svoltosi ieri presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana a Tor Vergata.
