I più felici al mondo? Non siamo noi

Prima di tutto scopriamo che cosa è il World Happiness Report, ennesima “diavoleria” partorita dalla Rete, dirà qualcuno che masticando l’inglese avrà già compreso tutto dal nome. Ebbene, il World Happines repor è una pubblicazione annuale riguardante lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Perciò, alla fine, si tratta di un lavoro per lo più statistico che attraverso interviste ed altro, stila una classifica finale di 50 stati in base alla qualità della vita. Anzi, meglio. Per dirla come loro, la lista degli Stati in base alla felicità di chi li abita, un concetto un po’ difficile da stabilire in modo statistico, se prima non si decide tutti insieme cosa si intende per “felicità”.

In ogni caso, può essere interessante scoprire i risultati di questa ricerca, che è al suo settimo anno, e che a mano a mano ha guadagnato un sempre maggiore interesse da parte dei lettori. Nella presentazione della ricerca, gli estensori ci spiegano anche cosa hanno preso in considerazione per arrivare a certi risultati. Quest’anno, ad esempio, dicono di aver lavorato su 3 fattori di base: i legami tra il governo e la felicità, il potere del comportamento pro-sociale, e i cambiamenti causati dalla tecnologia nell’informazione.

In pratica, col fattore uno si esaminano i legami empirici tra una serie di misure nazionali sulla qualità del governo e la felicità media nazionale. Poi ci si chiede anche la direzione della casualità, e in che modo la felicità dei cittadini influenzi le persone che partecipano al voto, sempre che questa influenza si concretizzi. Si tratta poi anche la generosità e il comportamento pro-sociale, , importante per il suo potere di creare comunità che siano situazioni felici in cui vivere. Si arriva infine a prendere in esame l’eventuale effetto delle tecnologie digitali sulla felicità, e l’eventuale dipendenza di massa che essa può creare come accaduto recentemente negli Stati Uniti.

Alla fine, ecco le tabelle che illustrano le graduatorie. Per la seconda volta consecutiva, lo Stato più felice al mondo è la Finlandia. Paese della penisola scandinava, incastonato tra Svezia, Norvegia e Russia, la Finlandia è lo stato con più bassa densità di popolazione nell’Unione europea visto che sul suo territorio vivono circa 5.6 milioni di persone, con una densità di 16 abitanti per km2. Costellata di laghi, ne vanta circa 50.000, conosce escursioni termiche molto elevate nel medio periodo. Ad esempio nell’inverno 2006/07, quando tra dicembre e gennaio a causa del dominio delle correnti oceaniche le temperature furono simili a quelle della Pianura Padana e poi a febbraio un’ondata di gelo fece scendere il termometro anche sotto i -35°. Le temperature medie del mese più caldo (luglio) sono comprese tra i 12-14 °C delle colline della Lapponia (ma si scende anche al di sotto dei 10 °C nelle zone più elevate) e i circa 18 °C della fascia meridionale. Le temperature medie del mese più freddo (gennaio) variano tra i -5 °C della fascia costiera sudoccidentale e i -14 °C delle zone più fredde della Lapponia (in particolare nei dintorni di Ivalo e nelle valli collinari vicino al confine svedese). I valori minimi annuali scendono frequentemente al di sotto dei -30°, e in Lapponia le prime gelate autunnali si fanno sentire già tra settembre e ottobre.

Insomma, si sta al fresco e si è felici in Finlandia, dove l’imposizione fiscale è altissima, ma lo stato offre davvero servizi fantastici a tutti i cittadini, che sono per la maggioranza autoctoni visto che il tasso d’immigrazione è al 2,5% e composto soprattutto di svedesi, russi ed estoni. Eppure, in questa meraviglia di Stato, ci deve essere qualcosa che non funziona e che è sfuggito ai ricercatori del World Happiness report. Infatti, la Finlandia possiede la più alta percentuale di suicidi con arma da fuoco in Europa e la seconda più alta nel mondo dopo gli Stati Uniti, mentre la percentuale generale di suicidi è in linea con quella estone e belga, che equivale a circa il triplo di quella italiana. Come si giustifica?

Nell’attesa di una risposta, diciamo anche che l’Italia è al 36° posto della classifica della felicità, come potrete controllare voi stessi nella tabella che vi alleghiamo qui sotto, e dove potrete trovare i primi 53 luoghi felici del mondo.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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