Locke, Kant, Rousseau, Bauman. Nuovo umanesimo. Queste le citazioni e suggestioni lanciate dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia nel corso del dibattito sulla sfida dell’indipendenza tecnologica alla Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia sul futuro dell’Unione europea a Pescara.
“Altro che metaverso- osserva Rampelli- Siamo la prima nazione in Europa ad aver fatto un disegno di legge per governare l’intelligenza artificiale e impedire che la nostra civiltà che si fonda sulla centralità della persona e sulle relazioni sociali, che ha fondato l’o
Occidente, sia distrutta dall’avvento incontrollato del digitale, dell’automazione, della robotizzazione, della Ia”.
“Ho condiviso l’appello della presidente Von der Leyen quando ha detto che l’Ue dovrà combattere contro la concorrenza sleale della Cina. Ma la prossima Europa dovrà garantire soprattutto che le nazioni europee non si facciano concorrenza tra loro in base alle diverse condizioni di partenza. La futura Europa dovrà garantire due aspetti: equità e solidarità.
La libera concorrenza si deve fondare sulla reciprocità e quindi su principi di uguaglianza.
Noi mettiamo a disposizione delle imprese europee le nostre ricchezze, coste, aree pubbliche, monumenti, ma cosa mettono a disposizione le altre nazioni europee?
Accettiamo la sfida della libera concorrenza se tutti mettono sul tavolo le proprie risorse a beneficio dei popoli europei.
Solidarietà: con il processo di robotizzazione il 34% della forza lavoro verrà eliminata e sostituita, solo 1/3 riuscirà a rigenerarsi nelle nuove professioni.
Ci dovremo preoccupare
-più che accelerare uno sviluppo digitale su cui le aziende stanno già autonomamente investendo- di recuperare questo blocco del ceto medio che sta scivolando nella povertà e sta perdendo con il lavoro la dignità.
Noi siamo il movimento conservatore e abbiamo il compito di dare un futuro alla civiltà occidentale, mentre con l’intelligenza artificiale sono a rischio tutte le professioni, perché c’è chi prevede che l’IA sia superiore all’intelligenza umana e possa prescinderne.
Siamo stati i primi a presentare un DDL che mette al centro la persona rispetto sull’individuo che soccombe perché sradicato dal suo contesto affettivo e comunitario, per arginare le conseguenze gravi di una modernizzazione post umana.
L’individuo – prosegue Rampelli – non esiste in natura, per questo dobbiamo essere protagonisti di un nuovo umanesimo, arginando il metaverso e la realtà aumentata, mettendo le nuove tecnologie al servizio dell’umanità e impedendo che la tecnica distrugga la nostra civiltà”.
“L’essere umano- ha concluso Rampelli- deve presidiare il centro della comunità. Altro che post umano. L’orizzonte è il sovranismo antropocentrico, il predominio dell’essere umano”.