“L’Italia è una nazione che ha poche materie prime. Ma ne ha una che vale più di tutte: l’acqua. Che è pulita ed è nostra. Potremmo essere cioè sovrani fino in fondo se solo riuscissimo a sfruttare al meglio e di più da un punto di vista energetico la risorsa vitale per antonomasia. Se l’acqua è l’elemento primario per la vita, dobbiamo riuscire a trasformarla in una fonte di ricchezza che, in un mix con le altre fonti di cui siamo ricchi, ci consenta di approvvigionarci il più autonomamente possibile rispetto all’utilizzo del gas e del petrolio che importiamo. Per questo ho sempre sostenuto, sin dai tempi del ddl concorrenza del Governo Draghi, la necessità di escludere le concessioni delle dighe dalla messa a bando chiesta dall’Ue ed evitare così che la nostra risorsa più importante sia gestita da mani straniere. L’idroelttrico va sviluppato e non solo riqualificato, la ricerca, anche su impulso della filiera industriale e del governo investa su questo asset imprescindibile. Possiamo giungere in 10 anni al 40% di energia ad alto potenziale prodotta dall’acqua”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia commentando il convegno sull’idroelettrico di oggi svolto presso la sala della Regina.