Gravissime e deliranti le dichiarazioni rilasciate da Augias, intervistato a DiMartedì, nella puntata in onda il 19 novembre.
Il giornalista e scrittore Corrado Augias, si è accanito, come di consueto, contro Giorgia Meloni, sostenendo che il suo governo “fomenti l’odio’’. A scatenare il delirio di Augias, è stato un comizio pre-elezioni di Giorgia Meloni, mandato in onda da Giovanni Floris su La7.
Augias, nel condividere il suo brillante pensiero, ha sparato a zero su tutto il governo italiano, definendo la Meloni e le sue politiche come “pericolose” , ponendo l’accento su come la sua retorica non farebbe altro che fomentare odio tra gli italiani. Secondo il giornalista, l’uso dei suoi “toni accesi’’ è responsabile dell’avvelenamento del clima politico e sociale del Paese. E ancora, sostiene che il premier adotti sempre “la tattica del chiagni e fotti”. Dunque bordate anche contro Giuseppe Valditara per le frasi su violenze, immigrazione e patriarcato consegnate all’inaugurazione della Fondazione Giulia Cecchettin.
Siamo di fronte alla solita e becera narrazione, che ripropone i luoghi comuni diffusi dalla sinistra che, incapace di confrontarsi sul piano dei contenuti, preferisce procedere con la denigrazione di chiunque non la pensi come loro. Dunque, oltre ad offendere il Presidente del Consiglio nella fattispecie e il governo, Augias offende anche gli stessi elettori, dipingendoli come odiatori e ignoranti, incapaci di esercitare il loro diritto di voto.
I centri sociali assaltano la polizia? Colpa della Meloni e del popolo ignorante fatto da “persone ingenue e innocenti di scarso giudizio”.
È curioso che Augias, così attento a criticare “i toni accesi’’ della Meloni, non si scomponga però di fronte all’assalto dei centri sociali alla polizia. O non batta ciglio sulle offese che provengono sistematicamente da sinistra , occupati, un giorno si e l’altro pure a dipingere gli esponenti di destra come “fascisti” o “intolleranti”. Eppure, è proprio in quel linguaggio che si trova la vera polarizzazione dell’opinione pubblica.
L’unico odio che esiste, ed è realmente pericoloso, è quello di coloro che non sono in grado di riconoscere la sovranità popolare che si è espressa nelle urne e invece di confrontarsi in maniera costruttiva, si rifugia nella demonizzazione degli avversari politici. La retorica dell’odio è tutta di sinistra, e se qualcuno ha imparato a diffondere intolleranza è proprio chi, da sempre, si professa custode della tolleranza.
Augias accusa Nordio di essere un “ubriacone”
Ma gli insulti non sono finiti, non soddisfatto delle ampie sparate già fatte nel corso della serata, il giornalista continua definendo il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, un “ubriacone”.
Si parlava di riforma della giustizia, dello scontro tra magistratura e governo e delle prese di posizione di Carlo Nordio, il Guardasigilli, spesso e volentieri nel mirino del fronte progressista.
“Nordio è un uomo che ha problemi soprattutto in certi momenti della giornata. Il ministro della giustizia parla di terrorismo a sproposito.’’ ha detto Augias a Floris, alzando il gomito.
Insomma, in diretta televisiva il giornalista ha dato dell’ubriacone al ministro della Giustizia, senza che nessuno in studio avesse nulla da obiettare. Un gesto offensivo e gratuito che non è passato inosservato.
Non ho parole…non si può commentare un azione del genere e poi da un giornalista
Che dire di questo pseudo intellettuale che ama dialogare davanti alle telecamere soltanto con chi la pensa come lui?
Così chiude la trasmissione con un bel sorriso che vuol significare: avete sentito la verità? congiuntamente a: “Arrivederci alla prossima!”
Questo signore chiaramente è in preda ad un delirio e non vale neanche la pena di stare a commentare le sue idee malsane!
C’è qualcosa che lega noi patrioti, fino alla fine, ma non per tornaconto, solo per amore per il nostro paese. Forza Italia e forza Giorgia! Senza odio e senza rancore.
Veronica, quando nel gennaio 1994 Silvio Berlusconi scese in campo, tu non eri ancora nata. La mamma gli disse: “te ne faranno di tutti i colori” e così fu! anzi, per il fatto che era anche un uomo ricco, belloccio e di grande carisma, ci sono andati a nozze nel massacrarlo. Non aveva importanza con quanto amore per il suo paese si stesse battendo, era molto pericoloso perché metteva in discussione lo strapotere di sinistra che regnava in Italia. Poi arrivò Salvini (per la verità c’era un altro Matteo… ) che sembrava avere una marcia in più (forse perché non era altrettanto ricco e belloccio) ma, come Silvio aveva un grande difetto, la SINCERITA’, dote che a sinistra non sanno nemmeno cosa sia. Per farla breve poi arrivò lei, Giorgia, grande carisma, grande dialettica, grande intelligenza, GRANDE PATRIOTA, non poteva essere accusata di sessismo (anche se ci hanno provato), non poteva essere accusata di fare leggi ad personam, non sono riusciti a scovare scheletri nell’armadio, nemmeno la sorella era attaccabile. Pensate che non ha neppure un busto del DUCE (come Ignazio), la ducetta, incredibile. Di cosa la possiamo accusare? Di FOMENTARE, ecco la parola giusta, il PROFESSORONE l’ha covata per anni nel suo delirio di onnipotenza sinistroide. I PRO-PAL non fomentano, i CENTRI SOCIALI non fomentano, i BLACK BLOC non fomentano, le BRIGATE ROSSE non fomentano, HAMAS non fomenta, gli HEZBOLLAH non fomentano, LANDINI non fomenta, ELLY non fomenta, nemmeno il figlio di PUTIN fomenta (è pur sempre un falso sinistroide). Chi è l’unico/a al mondo che fomenta?