La Costituente “ricostituente” del Movimento 5 Stelle, che si svolgerà durante questo fine settimana, sarà essenzialmente segnata da una grave spaccatura interna al mondo pentastellato, una resa dei conti forse insanabile ormai fra il fondatore Beppe Grillo e il capo politico Giuseppe Conte, e rispettivi seguaci, la quale si protrae da mesi. Si è capito che l’assemblea costituente interessi perlopiù all’ex premier e ai suoi, magari decisi a legittimare con un voto della base una leadership di recente vittima di parecchie bordate grilline, mentre i fedelissimi dell’ex comico genovese sembrerebbero pronti a boicottare la kermesse.
Grillo ritiene oramai morta la creatura politica da lui fondata insieme a Gianroberto Casaleggio, quindi, ogni tentativo di ricostituzione e qualsiasi prova di ripartenza sarebbero esercizi inutili, volti a spacciare per vivo ciò che non lo è più. I pentastellati o ex tali rimasti al fianco di Beppe Grillo hanno fatto affiggere, goliardicamente, ma anche per guastare in maniera seria la Costituente cara a Conte, dei manifesti funebri annuncianti la morte del Movimento 5 Stelle nelle più grandi città italiane, ed è comparso, magari ad opera di un grillino in trasferta, un necrologio persino a New York, precisamente a Times Square. “2009-2024. È morto dopo lunga agonia il Movimento 5 Stelle, di anni 15. Si stringono intorno all’Elevato elettori e attivisti che hanno condiviso il sogno dell’onestà e della democrazia diretta. L’ultimo vaffa a nome, simbolo e regola dei due mandati si svolgerà il 23 e 24 novembre a Roma.
Non fiori, ma post in ricordo di Casaleggio, delle promesse e dei tradimenti. Agenzia funebre Gaia Casta di Giuseppi Conte e figli”. Questo si legge sui simpatici manifesti, che, secondo i responsabili di tale iniziativa semiseria, intendono denunciare l’inizio di un’altra cosa, di una differente avventura politica dopo la Costituente. Non più il movimento trasversale anti-casta di Grillo e Casaleggio, ma il partito di Giuseppe Conte che andrà a rappresentare un ennesimo cespuglio di sinistra, non tanto diverso da Alleanza Verdi e Sinistra. Gli ideatori degli annunci mortuari, che hanno attraversato pure l’Atlantico, non hanno torto perché il M5S attuale e contiano, forse destinato a spuntarla nell’assemblea costituente, pare ben incamminato a diventare un soggetto politico personalistico e un partitino di sinistra visto il progressivo ridimensionamento del consenso elettorale, (i 5 Stelle sono riusciti ad andare male persino laddove i candidati di sinistra hanno vinto, come in Emilia Romagna e Umbria).
Dal 30 per cento dei voti del 2018 si giungerà ad una piccola pattuglia di rancorosi, estremisti ed anti-occidentali, ma non vi sono ragioni per nutrire una qualche nostalgia neppure per il grillismo gestito direttamente da Beppe Grillo. Il comico-guru accusa di fatto il suo ex beniamino Conte di avere ucciso il M5S originario, ma lo spirito anti-casta iniziale, lontano da qualsiasi commistione con la destra, ma anche con la sinistra, che forse solo Gianroberto Casaleggio voleva veramente, è stato parecchio massacrato anche e anzitutto dalle scelte del M5S di partecipare alle manovre di Palazzo che hanno dato vita al Conte II e al Governo Draghi; decisioni volute e coordinate tutte da Grillo in persona. Poi, la valanga di danni scaricati sull’Italia dal grillismo di governo, dalla gestione “cinese” del Covid al Reddito di Cittadinanza e per finire con il Superbonus edilizio che ha generato un super buco nei conti pubblici. Siamo forse cinici, ma non piangeremo per i già morti e i moribondi della galassia a 5 Stelle.