Il Ministro Fontana spacca il Governo sulla Legge Mancino.

1993, nasce la Legge Mancino, che ha come scopo quello di sanzionare e condannare gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.

Considerando che la guerra e quindi il fascismo erano finiti 48 anni prima, la legge Mancino nata alle soglie del 2000 ha subito fatto immaginare di essere stata pensata con più di uno scopo e infatti, con il trascorrere del tempo, è stata più che altro utilizzata come strumento per demonizzare gruppi politici scomodi, rispetto ad altri gruppi politici pienamente accettati dal pensiero dominante. Alla luce di ciò, in passato alcune forze parlamentari hanno anche parlato di abolizione della suddetta legge, ma sempre con quella timidezza propria di chi in Italia è a destra e si deve contrapporre all’arroganza di quella sinistra figlia del comunismo che in quanto a morti e tragedie non ha niente da invidiare a nessuno.

Detto ciò, ecco che oggi arriva una figura insospettabile, il leghista neo ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana che con grande coraggio non teme di affermare: “Abrogare la legge Mancino, che si sta trasformando in una sponda normativa usata dai globalismi per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano”. Una proposta, un giudizio, assolutamente più che condivisibile, anzi! Sarebbe infatti da correggere solo quel “si sta trasformando”, visto che ormai sono decenni che la legge viene usata con questo scopo, e quindi si è ormai bella che trasformata.

Naturalmente, la reazione è stata un “apriti cielo” generale. Ha tuonato il nostro apprezzato maggiordomo di casa Addams, Martina, sempre con quella sua espressione solare e il tono positivo di chi vive immerso nell’ottimismo: “L’Italia è fondata sulla resistenza. Fontana si deve dimettere immediatamente per quello che ha detto…” A ruota gli esponenti dell’Anpi, quella strana associazione italiana che vanta migliaia di iscritti di cui solo un numero che si conta sulle dita di una mano possono davvero vantare di essere stati partigiani. Anche l’Anpi dunque, ha detto più o meno lo stesso, mentre in appoggio arrivavano dalle varie associazioni ebraiche che operano nella Nazione. Ma davvero oggi un italiano di religione ebraica può temere che l’abolizione della legge Mancino  possa portare verso un baratro razzista? O forse ci dobbiamo preoccupare per quei tre cretini che lanciano uova da un’auto in corsa, che colpiscono quattro donne in momenti diversi, di cui una di colore, e che automaticamente diventano tre fascisti e razzisti che volevano colpire la donna nera? Oppure rischierebbe ancora di più quel senegalese che dice di essere stato oggetto di un colpo di pistola “a salve”, sparato da due italiani(?) che sfrecciavano su un motorino senza targa?

Non sarà mica che gli italiani siano ancora sconvolti per quel nigeriano morto in seguito ad un’aggressione da parte di un italiano che lo colpì con un cartello stradale fino a farlo morire, così come riportato dalla moglie dell’extracomunitario? Alla signora, subito portata sugli altari del vittimismo solidale, venne poi promessa documentazione completa per restare in Italia e fondi per frequentare l’università, mentre al funerale del marito partecipò tutto il governo Renzi più la Boldrini allora presidente della Camera, sempre in pole position nelle disgrazie, ma solo se riguardano migranti possibilmente islamici.  Che poi si sia venuto a sapere che le cose non erano andate come raccontato, è un altro discorso. Volete sia importante che il nigeriano morto fosse come dicono i media membro attivo della mafia nigeriana, che non fosse stato l’italiano a colpirlo con il cartello stradale, ma il contrario, e che l’italiano si sia limitato a colpire con un pugno il nigeriano mentre veniva picchiato anche dalla moglie di quest’ultimo. Poco importa se il nigeriano è inciampato nella rissa, cadendo e battendo in modo fatale la testa. Poco importa che fosse stato lui a a picchiare, a creare il casino come testimoniato da più di venti persone. Se sei immigrato, sei sempre vittima, e quindi rimuovere la legge Mancino che tutto sommato aiuta molto questa visione, potrebbe significare togliere una sponda alle continue lamentele di chi vuole venire qui, pretende vitto e alloggio e benefit, e poi si sente vittima di inesistenti o comunque rari “crimini d’odio”.

In questo caso, però,   i detrattori di Fontana possono stare tranquilli, perché dopo le dichiarazioni del ministro si è fatto sentire DiMaio che ha subito specificato che l’abolizione della Mancino non è nel contratto di governo. Non solo. A sorpresa ecco riapparire anche il Presidente del Consiglio, Conte – ma diciamoci la verità, qualcuno si ricorda che c’è? – e anche lui ha la sua teoria: “Sono sacrosanti gli strumenti contro la propaganda e l’incitazione alla violenza e a qualsiasi forma di discriminazione: razziale, etnica e religiosa”, ha affermato, dimostrando di ignorare la sostanza di quello che ha detto Fontana, oppure per evitare il risentimento di mezzo Movimento5stelle, stabilmente posizionato a sinistra e che  potrebbe incavolarsi non poco se la Mancini venisse ritirata. Per finire, si è fatto udire anche Salvini, che si è detto d’accordo con Fontana in linea di principio, ma siccome ora ci sono altre cose a cui pensare, è inutile parlare della Mancino (… hai visto mai che il vice premier leghista si metta in contraddizione coi pentastellati!), ma se Lega e 5stelle sono tanto in sintonia, perché non hanno fatto campagna elettorale insieme, invece di insultarsi per mesi? Mah!

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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