Si è tenuta questa mattina l’Assemblea elettiva di Coldiretti, che ha confermato alla sua guida il presidente Ettore Prandini. L’assemblea si è focalizzata soprattutto sui consumi in vista del Natale; consumi che saranno importantissimi e decisivi per tutta la filiera agroalimentare. Sono fiduciosi i produttori, che si aspettano un loro aumento e, in particolare, un aumento delle richieste dei prodotti a chilometro zero. Detta i tempi Prandini, che si pone come obiettivi molteplici impegni, come lo sviluppo dell’agricoltura e il rafforzamento del dialogo con le istituzioni europee. Proprio riguardo quest’ultimo tema si è espresso Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, presente all’evento: “L’Italia è all’avanguardia – spiega – e dobbiamo uscire da questa sindrome stramba nella quale ci sentiamo ospiti in Europa”. A tal scopo, Lollobrigida ha ricordato il provvedimento, da poche settimane diventato legge, con cui il governo ha vietato la produzione e la vendita sul suolo nazionale di cibi e bevande creati in laboratorio: nel farlo, il ministro ha sottolineato come l’Italia, da prima Nazione ad applicare una normativa simile, si sia comportata da apripista in Europa e come ora venga presa a modello anche da altri Paesi, come Francia e Austria. “All’assemblea nazionale francese – dice – che corrisponde al nostro Parlamento, è stata presentata una proposta che si rifà alla legge italiana esplicitamente. Nella relazione introduttiva questi deputati hanno detto ‘vogliamo fare come l’Italia’”. A differenza di quanto paventato dalle opposizioni, il provvedimento sulla carne sintetica, che aveva trovato il sostegno sul palco di Atreju dei vari ospiti scienziati e gastronomi, tra cui anche lo stesso Prandini, non ha creato un isolamento internazionale, ma anzi ha visto altri Paesi seguire le orme dell’Italia.
Lollobrigida ha voluto centrare il suo intervento sull’importanza dell’agricoltura, tema sul quale il governo si sta spendendo: “Oggi abbiamo aree interne abbandonate che soffrono di dissesto idrogeologico, ma tutto questo sta cambiando”. Sono previsti infatti importanti investimenti sull’agricoltura, come i 14 milioni di euro per il sostegno del comparto della frutta a guscio sui quali lo stesso ministro ha raggiunto un accordo in Conferenza Stato-Regioni: “Ancora una volta – dichiara Lollobrigida – rispondiamo con aiuti concreti destinati a un settore fondamentale per l’economia italiana e per l’agricoltura, anche e soprattutto per le aree interne della Nazione”. L’intento è far tornare l’agricoltura centrale: “Nel 2024 continueremo a lavorare per far diventare sempre più anche la frutta a guscio come uno dei simboli della qualità italiana”, continua sul tema Lollobrigida, che, come fatto ad Atreju, ribadisce l’importanza della sicurezza alimentare, che contrasta la politica di filiere lunghe attuata in Europa: “La sicurezza alimentare non si fa solo dando cibo a tutti ma buon cibo a tutti”. A difesa dell’agricoltura anche Luca De Carlo, presidente della IX Commissione agricoltura, che su X ha valutato positivamente la proposta della Commissione Europea di abbassare il grado di protezione del lupo, il cui aumento sul territorio sta comportando danni ai raccolti e agli animali da reddito: “Una mossa fondamentale – scrive – per tutelare tutto quel mondo agricolo e di allevamento della montagna, che deve essere messo in condizione di non soccombere”.
Lollobrigida ha infine ricordato l’impegno dell’Italia per la candidatura a patrimonio Unesco della nostra cucina, da poco tornata sulla vetta più alta del podio nella classifica delle migliori cucine al mondo: “L’alimentazione – dice – è il nostro miglior biglietto da visita, un modo per raccontarci e per spiegare cosa siamo. In Italia – conclude – abbiamo una cultura della qualità che in altre Nazioni non c’è”.