Per capire cosa sono e come hanno governato i Cinque Stelle a Livorno basta vedere cosa è successo: l’atto più importante di tutta l’amministrazione, quello che disegna la città del futuro, vale a dire il Piano Strutturale, è stato approvato in un consiglio comunale convocato d’urgenza di domenica mattina, all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile. Per fortuna che quell’atto senza il Piano Operativo Comunale, che dovrà essere approvato ormai nella prossima consiliatura, non conta nulla. E stiano certi i Cinque Stelle che quando saremo al governo della città non faremo come loro hanno fatto con Cosimi dando il via libera al Piano regolatore generale del Pd: non porteremo avanti un Piano Strutturale che è in assoluta continuità con l’amministrazione Pci-Pds-Ds-Pd, disegnato su valutazioni di cinque anni fa con uno studio iniziato addirittura nel 2009 all’inizio del secondo mandato Cosimi.
Con il Centrodestra al governo, la continuità rispetto alla gestione di 70 anni di sinistra continuata sotto la bandiera dei 5 Stelle sarà interrotta: daremo la nostra visione alla città, che sarà una visione complessiva, non a comparti stagni, basata sul lavoro e sull’aiuto alle imprese di poter lavorare senza ostacoli, incentrata su una visione chiara della mobilità, non punitiva verso il cittadino ma migliorativa della qualità della vita; oggi Livorno è l’unica città italiana di medie dimensioni a non avere un piano generale del traffico e un piano generale della mobilità, perché i Cinque Stelle come il Pd si sono sempre limitati a interventi a macchia di leopardo rincorrendo ogni volta un bando senza un’idea generale di come trasformare Livorno migliorandola.
L’approvazione di stamani, l’ennesimo debito lasciato a chi tra due mesi amministrerà la città, è politicamente ed eticamente scorretto.