Ecco quanto dichiara Francesco Di Giuseppe, Vice Presidente di Gioventù Nazionale ed ideatore della manifestazione: <<Gioventù Nazionale, con questa iniziativa dal forte impatto mediatico, vuole denunciare oggi Mercoledì primo Maggio festa dei lavoratori, il dramma che vivono centinaia di migliaia di giovani italiani che sono costretti ad emigrare ogni anno in cerca di lavoro il tutto nell’indifferenza dei media e dell’attuale Governo.
Secondo i dati dell’AIRE nel 2018 gli emigrati italiani sono stati 285.000 una cifra simile a quella toccata alla fine della seconda guerra mondiale, di questi emigrati il 60% sono giovani tra i 18 e i 35 anni che scappano via dal nostro Paese con la speranza di un futuro migliore>>.
I giovani di Fratelli d’Italia, in coincidenza con la festa dei lavoratori, lanciano un imponente messaggio al mondo della politica e dei sindacati. Un segnale forte che rappresenta la rivendicazione del diritto dei giovani a non emigrare e a poter contribuire, mediante la dignità del lavoro, alla crescita dell’Italia. Temi importanti che non trovano spazio nel primo maggio romano, troppo attento a badare agli immigrati, alle sinistre, all’Unione Europea e ai maglioni di Ambra Angiolini. La critica è rivolta ad una impostazione del primo maggio che tende a ridurre sempre più le differenze con il venticinque aprile e finisce per dimenticarsi della disoccupazione giovanile e della fuga di cervelli. Le tematiche care a Gioventù Nazionale hanno trovato affermazione nella manifestazione di Fratelli d’Italia tenutasi ieri pomeriggio a Jesolo, in provincia di Venezia.
Questa fuoriuscita continua e crescente di giovani altamente formati rappresenta un vero depauperamento del capitale sociale, basti pensare che per formare un laureato fino a 25 anni di età sono necessari 170.000€ che salgono a 230.000€ se oltre alla laurea consegue anche il dottorato.
Dal 2008 al 2018 sono stati più di 300.000 i laureati espatriati per un costo di 43mld€. Mentre la sinistra ed i sindacati sono oggi impegnati ad organizzare concerti con il solito clichè pro immigrazione, pro Europa, pro politicamente corretto, i giovani italiani sono costretti a scappare all’estero, ma non fanno notizia perché non sono africani e non salgono sui barconi, innescando un meccanismo paradossale di razzismo alla rovescia.
È giunto il momento di invertire la rotta, di creare sviluppo nel nostro paese, di trattenere in Patria le giovani eccellenze italiane. Fratelli d’Italia si batterà in Europa per difendere il diritto dei giovani italiani a crescere nella nostra nazione>> conclude Di Giuseppe.