Il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, questo lunedì, durante una conferenza stampa, ha annunciato le proprie dimissioni, dopo essere rimasto più di 9 anni al potere.
“Ho intenzione di dimettermi, come leader del partito e come primo ministro, quando il partito avrà selezionato il suo prossimo leader attraverso un processo competitivo e rigoroso a livello nazionale”, ha dichiarato Trudeau.
Il canadese ha spiegato di non essere la scelta migliore per le prossime elezioni, previste per ottobre, e per questo ha deciso di farsi da parte.
“Durante le festività, ho avuto l’opportunità di riflettere e ho avuto lunghe conversazioni con la mia famiglia sul mio futuro. Ieri sera, durante la cena, ho comunicato ai miei figli la mia decisione”, ha poi aggiunto.
La decisione implica che Trudeau rimarrà provvisoriamente primo ministro del Canada fino a quando i liberali non troveranno un sostituto.
“Il Partito Liberale del Canada è un’istituzione importante nella storia del nostro grande Paese e della nostra democrazia. Un nuovo primo ministro e leader del partito continuerà a sostenere le idee ed i valori del Partito Liberale”, ha dichiarato.
Trudeau ha, inoltre, informato che il Parlamento resterà chiuso fino al 24 marzo, impedendo ai partiti di opposizione di presentare immediatamente la prevista mozione di sfiducia contro il governo. Una mossa politica per guadagnare tempo, poiché i sondaggi attuali del suo partito sono molto bassi.
Trudeau ha giustificato la controversa decisione, che è stata approvata dalla governatrice generale del Paese Mary Simon. Simon, che rappresenta il monarca britannico come capo di Stato, ha prorogato lo stop delle sessioni del Parlamento a causa della “paralisi” della Camera dei Comuni.
“Per questo motivo, questa mattina ho consigliato alla governatrice generale di rinviare nuovamente l’inizio delle sessioni ordinarie. Lei ha autorizzato la richiesta e la Camera dei Comuni rimarrà senza attività fino al 24 marzo”, ha spiegato.
Il leader canadese ha riconosciuto che, una volta riprese le sessioni parlamentari, i partiti di opposizione presenteranno una mozione di sfiducia per far cadere il governo.
Infine, ha espresso il desiderio che le sue dimissioni permettano che le prossime elezioni generali, previste per ottobre di quest’anno, siano meno divisive.
Trudeau è stato uno dei politici più “woke” al mondo, con un’agenda estremamente favorevole alla comunità LGTB, all’immigrazione e alla liberalizzazione delle droghe. Attualmente, il Paese sta affrontando un forte aumento dei costi degli alimenti e delle abitazioni, oltre a ondate di violenza causate da immigrati irregolari.
Attualmente, il partito conservatore è in testa nei sondaggi. Sembra che l’ondata di destra iniziata in Europa si sia rapidamente spostata nel continente americano.