Il racconto di Paolo Dall’Oglio in Senato: una vita dedicata al dialogo interreligioso

Oggi pomeriggio, presso la Sala Zuccari del Senato, su iniziativa della Sen Cinzia Pellegrino, si è tenuta la presentazione e la proiezione di un film documentario in ricordo di Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita romano rapito a Raqqa, in Siria nel 2013. Scomparso 12 anni fa, Dall’Oglio dedicò la sua intera vita per il dialogo interreligioso con il mondo islamico.

Realizzato da Fabio Segatori, il documento è il racconto della sua vita.
La sua vita, si legge in un comunicato stampa degli organizzatori dell’evento, “è stata dedicata alla fede, al dialogo interreligioso, all’accoglienza e alla Pace: un’avventura umana che è anche una parabola per i giovani”.

Un docufilm durato due anni, con 40 ore di testimonianze, 33 interviste non incluse tutte per motivi di sicurezza.

“In un mondo in cui i modelli dei ragazzi sono gli influencer, l’obiettivo del documentario è quella di dare dei modelli diversi ai ragazzi. La vita si può spendere seguendo l’esempio anche di Paolo Dall’Oglio.” ha spiegato Segatori.

Ospiti del convegno, il Sen. Giulio Terzi Di Santagata Presidente della Commissione Politiche Europee; Lorenza Lei Responsabile Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio; Nidal Shoukeir Giornalista e analista; Francesca Dall’Oglio, la sorella di Paolo; Nader Akkad Imam della Grande Moschea di Roma e Padre Federico Lombardi Vaticanista – Presidente Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger.

Oggi è un mese dalla caduta del regime degli Assad, che ha chiusa un’era di oppressione e di sofferenza.

Ad introdurre il convegno la Sen Cinzia Pellegrino, che in apertura ha voluto sottolineare l’importante risultato ottenuto dal Governo, con la liberazione di Cecilia Sala, rapita lo scorso 27 dicembre.

“Voglio congratularmi con l’apparato intelligence e il governo italiano per lo straordinario risultato di riportare a casa Cecilia Sala, non solo giornalista ma cittadina italiana. Un’operazione fatta in pochissimi giorni, sotto traccia, senza alcuna polemica e lavorando senza sosta dimostrando competenza e serietà.’’ Ha detto la Senatrice prima di passare si ringraziamenti rivolti alla famiglia dall’Oglio e introducendo alla figura di Paolo: “Oggi è un mese dal cambio di gestione politica della Siria.

Ringrazio la famiglia Dall’Oglio, perché qui non parliamo della vita di una singola persona ma del contesto nel quale è vissuto. Un contesto ricco di contraddizioni e criticità che l’hanno portata ad essere un territorio dilaniato. Noi auspichiamo che dal 9 dicembre qualcosa cambi, guardiamo con provvidenza e fiducia questo nuovo governo che dice di essersi staccato dal passato, verso una stagione di dialogo nel rispetto dei diritti umani e della democrazia. Finalmente la Siria può diventare un modello di dialogo religioso, che dall’Oglio ha sempre promosso.

Un Medioriente che possa essere territorio di pace, nel rispetto delle identità anche religiose.
Questo è ciò che ci auguriamo e questo è quello che voleva fare Dall’Oglio fondando una comunità, costruendo e dialogando , facendosi ponte fra le diversità. Questa è anche la strada sulla quale il Governo è andato, promuovendo una sintesi, che si basa su un’unica visione, quella di pace e solidale contro il fondamentalismo.”

“Una gigantesca figura quella di Paolo Dall’Oglio, che aspettiamo sempre tra noi.” ha detto il Sen. Giulio Terzi Di Santagata, Presidente della Commissione Politiche Europee; ricordando la notizia della scomparsa di Dall’Oglio.

“Un eroe della fede e della civiltà. Ho seguito fin dalle prime fasi quella tragedia nella quale Paolo Dall’Oglio è stato cacciato da una dittatura sanguinaria, quella del regime degli Assad .
Già dall’inizio del 2011 era chiarissimo che si stava consumando in Siria una catastrofe senza precedenti, causato dallo spirito sanguinario di quel regime dittatoriale. Paolo Dall’Oglio ha vissuto per tanti anni quella situazione dall’interno, una fase drammatica dal punto di vista delle atrocità .
Paolo Dall’Oglio è stato un gigante, ha saputo comprendere tutto perché profondamente intriso di uno spirito, di una fede di libertà non violenta a tutti i costi.”

Un esempio assoluto di dialogo interreligioso quello di Paolo, che all’interno di un suo libro intitolato  “Collera e Luce’’, racconta quelle vittime che vengono ancora negate, soprattutto sul piano politico.

Poi, la riflessione di Padre Federico Lombardi, che ha ricordato l’esperienza di  Paolo come costruttore della comunità di Mar Musa. “Una storia al cui centro c’è la costruzione di un piccolo monastero nel deserto, che Paolo sceglie , trova e riceve in dono dal signore come luogo di incontro di Dio, per costruire un cammino comune nella profondità spirituale e nell’armonia della pace.’’ Paolo ha costruito in questo senso un risultato durevole, monastero di ospitalità e di incontro con gli altri.

Ha fondato una comunità monastica che anima il monastero e lo fa vivere ed è rimasto vivo in questi dieci anni, la riprova della solidità del fondamento dell’insegnamento di Paolo.
“Mi colpisce la visione di Dall’Oglio, ha detto commosso Lombardi, “che è di insegnamento anche per noi quando dice, a proposito del monastero di Mar Musa: “non stiamo fondando una nuova comunità che mescola cristianesimo e Islam; piuttosto aspiriamo a radicare la fede cristiana in questo contesto, in questo mondo arabo-islamico, motivati dal nostro umile amore per Dio”. Questo mi affascina sempre di padre Paolo: è un credente e quello che fa e quello che dice, invitandoci al dialogo, lo fa perché crede e ci riporta al centro.’’

“Un uomo innamorato e credente, ha dato speranza a un popolo’’, ha aggiunto Nadar Akkad, Imam della grande moschea di Roma. “Paolo ha voluto dare la sua parola e valore, sostenendo il più debole con l’amore, da vero credente.

Con Paolo abbiamo parlato tante volte della situazione della Siria, da siriano vedevo in lui la speranza, il suo coraggio di scendere nelle piazze. Uno, uno, uno: il popolo siriano è uno”, unico popolo nonostante le etnie diverse. “Il suo grido era tanto amato dal popolo siriano’’.

Una figura unitaria che ha portato speranza al popolo siriano e a tutto il Medio oriente.
Una forza d’animo che riusciva a tracciare la via. Una figura quella di Paolo Dall’Oglio che ha combattuto per trovare una sintesi tra cristianesimo e Islam. Un lavoro instancabile per il futuro del suo popolo e tra i primi a sostenere la rivoluzione iniziata nel 2011.

A chiudere il convegno, prima della proiezione, la commossa testimonianza della sorella di Paolo Dall’Oglio, Francesca, che ha ribadito quanto il ritratto del fratello venuto fuori dal docufilm, sia veritiero. Poi, le parole di speranza : “Mi auguro  che si arrivi ad una verità su Paolo e sulla sua sorte. Lui era pronto a dare la vita, ha fatto questo con coerenza e credendoci. Sento come fratelli e sorelle tutti gli scomparsi in Siria, tutti i prigionieri, gli uccisi nelle fossi comuni e le persone che sono cadute nel silenzio.”

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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