Ed eccoli qui i fantamiliardari con le colf in nero che si inginocchiano per segno di “rispetto” o meglio per moda e tendenza del momento… già perché la colf in nero è un vizietto che appartiene ad una certa élite culturale che predica bene e razzola male, nella più classica delle filosofie in cui la mano destra non deve sapere cosa fa la mano sinistra. Basterebbe poter guardare dal buco della serratura della vita privata di molti di questi devoti e prostrati per notare ipocrisie ed incongruenze, ma conviene a molti che non venga fatto. Conviene focalizzarci su un gesto che possa conferirci prestigio, perché ad essere onesti e leali nel quotidiano e in silenzio costa molta fatica. Costa anche fatica raccontare quanto il movimento blm non abbia davvero a che fare con il razzismo vero, ma sia sostanzialmente un movimento dominato da bianchi appartenenti ad una lussuosa élite culturale e quanto questo gesto non sia il tentativo di abbattere un qualcosa quanto di imporre un qualcos’altro, un vero e proprio movimento di vendetta che si muove nell’ambito di logiche economiche e non sociali. Basterebbe raccontare di come le cofondatrici del movimento Patrisse Khan-Cullors e la sua compagna Janaya Khan, “marxiste convinte e combattenti per le libertà” abbiano acquistato 2.370 mq di Villa , più un altro paio di ville a dimensione più urbana, dal valore di 1,4 milioni di euro. Mica male no? Stessa filosofia che guida gente dal conto in banca ad incalcolabili zeri a compiere gesti a costo zero e vestirsi di carattere. Giustamente la morte di Floyd e l’odio razziale sono questioni che si piangono meglio sullo yacht che in un monolocale, e poi vuoi mettere farsi fotografare inginocchiato quanto sia più conveniente rispetto al fare il contratto regolare al maggiordomo?