Il Senato abbraccia Sergio Ramelli

La storia di Sergio Ramelli arriva nelle aule più importanti della nostra Repubblica, 50 anni dopo il suo assassinio. Arriva fino al Senato fra le pagine di un libro meraviglioso di un grande scrittore come Giuseppe Culicchia, autore di “Uccidere un fascista” edito da Mondadori. Questa storia è stata trasmessa come una staffetta da mano in mano, da testimonianza a testimonianza, raccontando non solo la tragica scomparsa di un ragazzo, ma anche la sua vita, una vita degna come direbbe Seneca, perché è stata una vita piena. Ma è anche la storia e la vita di chi questa fiaccola l’ha trasmessa aiutandone il ricordo contro una cancel culture terribile, finalizzata a cancellare un’intera generazione, la loro storia, fino alla loro cancellazione fisica dalle piazze, dalle strade e dalle università. La storia di Sergio è la storia di chi invece ha resistito a questo obbrobrio e lo ha fatto, non con la forza muscolare, ma con la forza della testa e con una penna: per un tema contro le Brigate Rosse è stato ucciso il povero Sergio. La storia di Sergio Ramelli è anche la storia di una generazione che ha sostenuto il suo ricordo e anche la sua famiglia e quindi, se oggi è possibile parlare di Sergio, è anche grazie a un’intera comunità politica e civile che in questi anni ha mantenuto saldo il ricordo e ha reso questa vicenda una vicenda italiana e Sergio Ramelli, appunto, figlio d’Italia e non solo figlio della destra italiana.

Lo scorso 7 maggio, nella sala Koch del Senato della Repubblica, i Gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, con la partecipazione di Gioventù Nazionale, hanno dato vita ad un importante dibattito attorno la figura di Sergio Ramelli attraverso la presentazione dell’ultima volta dello scrittore e giornalista piemontese, Giuseppe Culicchia. A condurre i lavori, il direttore del Secolo d’Italia, Antonio Rapisarda, ad aprirli il Presidente Ignazio La Russa, testimone diretto della stagione politica in cui Sergio perse la vita, nonché legale della famiglia Ramelli, che durante il convegno ha raccontato: “La vicenda di Sergio Ramelli ormai la conosciamo un po’ tutti, anno dopo anno per cinquant’anni. Qual è la particolarità? Che ogni anno invece di scemare la memoria, invece di essere confusa o dimenticata, la memoria di Sergio Ramelli, come dimostra il libro di Culicchia e gli altri eventi di questo cinquantesimo, esce più nitida, più forte, più chiara, a dispetto di chi tenta di ricacciarla nell’alveo di un ricordo identitario di parte, acquista sempre più il valore di un monito rivolto a tutti, nessuno escluso, affinché episodi di questo genere non solo non si ripetano, ma che siano nella coscienza della popolazione italiana al completo”.

Presente tra i relatori anche l’On. Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale: “La storia di Sergio è una storia che colpisce perché è una storia di vita normale, un ragazzo, come tanti presenti in questa sala, che aveva iniziato una appassionata libera militanza politica all’interno della sua scuola e che per quello in cui credeva a un certo punto viene preso di mira seguito perseguitato minacciato fino a perdere la vita per queste idee. Sergio Ramelli rappresenta questo ancora a distanza di cinquant’anni, un ragazzo libero che per aver espresso le sue idee in un tema ad un certo punto viene visto come il nemico da abbattere, preso di mira appunto dai collettivi extraparlamentari di sinistra, insultato, minacciato con la promessa terribile di “con te abbiamo appena iniziato, Ramelli!””.  Sono intervenuti inoltre il Capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, il Sottosegretario Paola Frassinetti, il Presidente della prima Commissione al Senato, Alberto Balboni, l’On. Riccardo De Corato, il Capogruppo di Fratelli d’Italia nella settima Commissione alla Camera, Alessandro Amorese, l’On. Grazia Di Maggio.

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Andrea Piepoli
Andrea Piepoli
Classe 1996. Nato tra il sole e l’acciaio, cresciuto tra le piazze di Roma. A volte mi piace travestire la realtà da sogno. Con curiosità provo a raccontare e rappresentare la mia generazione.

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