Il silenzio di Formigli sulle presunte molestie: domande senza risposta su Piazza Pulita

Corrado Formigli, ritornato in onda ieri dopo la pausa estiva, ha perso l’occasione per dimostrare che la sua “Piazza” è davvero pulita. E per pulita intendiamo sgombra da una serie di interrogativi a cui ci piacerebbe rispondesse.

Interrogativi che solo lui può spazzare via. Nodi che attendono di essere sciolti da diverse settimane, ossia da quando La Verità ha portato alla luce il caso delle presunte molestie sessuali ai danni di una giovane giornalista.

La vicenda giudiziaria ancora non si è definita. Sappiamo che per i due accusati, Nello Trocchia, giornalista de Il Domani, e sua moglie, Sara Giudice, reporter di Piazza Pulita, la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione. Sappiamo anche che i legali della presunta vittima si sono opposti. Ciò che non sappiamo, invece, è come mai Formigli non abbia speso una parola sul caso. Neanche una. Neppure di solidarietà alla Giudice.

Neppure per denunciare l’esistenza di un complotto mediatico ai danni di una delle sue inviate di punta. Stimata collaboratrice e amica. Tanto che la sera in cui si sarebbe consumata la presunta violenza, c’era anche lui alla festa di compleanno di Sara Giudice. La festeggiata, il marito e la presunta vittima l’hanno poi lasciata a bordo di un taxi dove sarebbe avvenuto il fattaccio. Sembrerebbe, quello di Formigli, proprio un caso di rimozione selettiva.

Il giustiziere Formigli è in imbarazzo? Lecito domandarselo, anche e soprattutto perché, rimanendo a ciò che è emerso dalle cronache, la Giudice, ad indagine già in corso, avrebbe detto a un testimone che la presunta vittima, denunciando, avrebbe perso l’occasione di collaborare con Piazza Pulita. Che significa? È vero? Sono affermazioni gravissime. Che gettano ombre sulla trasmissione. Elisabetta Gardini, vicecapogruppo FdI alla Camera, l’ha definito: “Un messaggio devastante per tutte quelle donne che hanno il coraggio di denunciare”.

E noi non possiamo che darle ragione. Formigli conosceva la presunta vittima? C’era in ballo un’ipotesi di collaborazione che poi è saltata? Per quale ragione? Tre semplici domande a cui Corrado dovrebbe proprio rispondere.

Ma per lui il caso non esiste. Esistono però i fascisti immaginari a cui dare la caccia.

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