Gli italiani danno ragione a Giorgia Meloni, di nuovo. Raffele Fitto, ministro per gli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, e ora, soprattutto, commissario italiano in Ue e vicepresidente della Commissione europea, piace agli italiani e convince gli elettori. Il sondaggio di Affaritaliani.it è una sconfitta per la sinistra che sta tifando contro la sua prestigiosa nomina all’interno della Commissione: “Quasi tre italiani su quattro, il 72,4%, ritiene giusto che l’Italia abbia la vice-presidenza della Commissione europea con Raffaele Fitto”, è la sentenza del quotidiano online. Contrario solo il 27,6%. Se ne deduce, dunque, che anche gli elettori di centrosinistra sono favorevoli a vedersi rappresentati in Europa dall’uomo designato da Giorgia Meloni. Una sconfitta specie per quanto la sinistra europea, con la netta complicità di quella italiana, abbia forzato la mano contro il ministro italiano. Socialisti, verdi, sinistra radicale: tutti i gruppi nei quali sono rappresentati anche i partiti italiani, rispettivamente Pd, Verdi, M5s e Sinistra Italiana, hanno presentato dei documenti aggiunti per opporsi alla nomina di Fitto, scrivendo che l’italiano non sarebbe stato “pienamente indipendente dal suo governo nazionale”, nutrendo “forti preoccupazioni nei confronti del partito e del governo di Raffaele Fitto, in particolare per la loro politica sullo Stato di diritto, sulla RRF e sulla migrazione”, preoccupati che la “mancanza di impegno nei confronti del Green Deal e degli obiettivi di neutralità climatica, così come le sue risposte poco convincenti sui voti relativi allo Stato di diritto, rendono impossibile sostenerlo come vicepresidente esecutivo della Commissione europea”. Tutte critiche destinate a cadere come castelli di sabbia appena arriva una leggera brezza marina. Fitto piace anche alla stragrande maggioranza degli italiani e a buona parte degli elettori di centrosinistra. Un dato incontrovertibile e, per quanto la sinistra cercherà di difendersi, inopinabile: o i progressisti faranno mea culpa capendo di aver fatto un errore a remare contro persino al monito di Sergio Mattarella, o daranno dei pazzi e dei totalitari anche a buona parte dei loro elettori. “Gli italiani – ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni – capiscono che avere un vicepresidente esecutivo della Commissione europea, ruolo mai ricoperto prima dall’Italia, con deleghe strategiche, è una grande opportunità e rispecchia il ruolo del nostro Paese in Europa”.
Gli altri dati del sondaggio
Nel sondaggio di Affaritaliani.it, a dire il vero, c’è spazio anche per altre batoste per il Pd: “Il 59,8% del campione ritiene che i leader del Pd e in generale non abbiano condannato abbastanza le manifestazioni pro-Palestina e non solo che molto spesso sono sfociate in violenze contro le forze dell’ordine. Solo il 40,2% degli italiani pensa che abbiano preso a sufficienza le distanze dalle violenze”. Insomma, la svolta (ammesso che non sia stato sempre così) anti-italiana e pro-antagonisti della sinistra, che minimizza, generalizza e nega gli eccessi degli scontri con la Polizia, proprio non convince gli elettori. Ma non erano loro i pionieri della responsabilità, gli unici capaci di rappresentare l’Italia in Europa?
La batosta finale per le opposizioni è sulle preferenze dei cittadini: “Tra i partiti, nelle intenzioni di voto, Fratelli d’Italia resta sopra il 30%”. A più di due anni dall’ascesa di Giorgia Meloni al governo, insomma, il partito della premier continua a essere la prima scelta degli elettori, che si schierano ancora dalla parte di chi è autorevole, non solo nelle parole o nelle intenzioni, ma anche e soprattutto nei fatti.