Il turismo è il quid pluris della ripresa italiana, fattore fondamentale per la crescita del Pil. Costantemente in aumento, i turisti stanno riscoprendo la bellezza della nostra Nazione, tra le più versatili al mondo: a partire dalla bellezza delle Alpi e degli impianti sciistici al patrimonio storico e culturale, con la crescita anche dei siti patrimonio dell’Unesco (ultimissima aggiunta, la Via Appia Antica, che ci fa rafforzare il nostro primato per numero di siti patrimonio dell’umanità, sulla Cina seconda). Le bellezze naturalistiche, le spiagge e gli stabilimenti balneari, i laghi e le tradizioni campanilistiche. L’aumento del turismo in Italia è sintomatico di una valorizzazione riuscita del nostro patrimonio: la nostra Nazione è riuscita a tornare al 5° posto al mondo come metà prediletta dai turisti, dopo Stati Uniti, Spagna, Francia e Gran Bretagna, verso cui non abbiamo nulla da invidiare. “Una crescita – ha spiegato Daniela Santanchè, ministro del Turismo – figlia dell’unicità dell’Italia e del lavoro di governo, operatori e imprese del settore”.
I dati
Secondo il Ministero del Turismo, a maggio, dunque ben prima l’inizio della stagione estiva, “il tasso di prenotazione online delle strutture ricettive in Italia è cresciuto del 34% rispetto ad aprile. Le città d’arte – continua – sono le più prenotate (51%), seguite da località termali (41%) e lacuali (40%)”. Il tutto, considerando la forte instabilità del contesto internazionale, con due conflitti combattuti proprio ai confini dell’Europa, e l’aumento dell’inflazione. Ciononostante, i prezzi in Italia sono rimasti competitivi, “con una media di €126 per notte”. Bene anche a luglio: “L’Italia registra un tasso di saturazione delle strutture ricettive prenotabili tramite le piattaforme online pari quasi al 42%, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto al valore di giugno”. E anche le percezioni dei turisti sono positive, e migliorano: “A luglio nelle località balneari cresce, rispetto allo scorso anno, il grado di soddisfazione generale dei turisti sia domestici, sia internazionali (+0,6 punti vs ’23). Tra tutte le categorie, le attrazioni italiane sono le più apprezzate (89,4 punti su 100). Migliora la percezione dei turisti sui trasporti, che guadagnano 1,4 punti rispetto a luglio 2023”. Riguardo i voli aerei, “più di un quarto delle prenotazioni aeree provengono dall’Italia (27%) seguita da USA (11%), Francia (5%) e Spagna (4%). Gli hub aeroportuali preferiti dai turisti si confermano Roma (32%), Milano (24%) e Venezia (8%) mentre al Sud guidano Catania (5%) e Napoli (5%)”. Anche l’interesse è aumentato: “Nel complesso si evidenzia un aumento del volume delle ricerche rispetto all’anno precedente tra il 180% e il 340%”.
Turismo e Melonomics
Insomma, i turisti sembrano aver riscoperto le bellezze italiane, grazie soprattutto a una strategia di valorizzazione del nostro patrimonio da parte del Governo Meloni. Con la strategia di introdurre gli ingressi a pagamento nei maggiori musei, ne giova anche l’economia italiana, che non può ora fare a meno di un comparto fondamentale della sua crescita. Il ruolo del turismo nel Pil è intorno all’1%, e certo non può essere preso sottogamba nel raggiungimento dell’obiettivo del +1% del Pil previsto dal Documento di Economia e Finanza redatto ad aprile scorso. Anche il turismo, dunque è pienamente parte integrante della ripresa economica italiana: è un settore fondamentale di “Melonomics”, su cui il Governo sta chiaramente puntando.