Psicologo evoluzionista e professore di marketing alla Concordia University, Gad Saad è noto negli Stati Uniti per le sue critiche al politicamente corretto e per l’analisi dell’influenza delle idee attraverso una prospettiva evoluzionistica. Con The Parasitic Mind – How infectous ideas are killing common sense, Saad ci offre una riflessione estremamente lucida, invitandoci a combattere contro le ideologie che, come parassiti, invadono le menti minando libertà di pensiero e verità oggettiva.
Personalmente, considero questo libro una delle mie letture migliori di quest’anno. Saad ci parla di idee che, come virus, si diffondono nella società, soffocando il pensiero critico e la logica. Viviamo immersi in un mondo in cui le emozioni prevalgono sui fatti, e questo testo ci fornisce una guida per resistere al conformismo intellettuale e difendere i valori della libertà e della razionalità.
Siamo ormai immersi in una società in cui il pensiero critico, la scienza e la logica rischiano di essere soffocati da un diluvio di emozioni fuori controllo, relativismo etico e da una mentalità che privilegia il politicamente corretto rispetto alla verità. Ecco il cuore pulsante del libro di Saad, un’opera che ci chiama a un risveglio personale e collettivo, a una resistenza intellettuale contro la tirannia dell’ideologia woke.
Saad, con il suo stile tagliente e diretto, denuncia senza paura il pensiero di gruppo che permea le università, i media e le istituzioni culturali. Per lui, l’Occidente non sta affrontando una crisi improvvisa, ma una lenta e costante erosione dei suoi valori fondamentali mediante idee assurde che, come virus, infettano le menti e riducono al silenzio chi ancora osa esprimere opinioni basate sulla ragione e sui fatti.
D’altra parte, come scriviamo e diciamo ormai da anni, nel mondo attuale l’autocensura è diventata la nuova normalità. Le persone hanno paura di essere bollate come intolleranti, bigotte, o peggio, razziste per aver espresso concetti lapalissiani tipo “esistono solo due sessi” o “solo un maschio e una femmina possono procreare”. Con il suo libro Saad ci invita ripetutamente a prendere posizione e a non farci intimidire da questa “dittatura delle emozioni” perché – e qui sta il punto centrale – ogni volta che sacrifichiamo la verità per non urtare i sentimenti di qualcuno, stiamo erodendo un pezzo della nostra libertà.
Questa non è solo una questione filosofica o accademica, è una battaglia che riguarda il nostro quotidiano. Saad racconta di come, all’interno delle università americane, si sia creato un ambiente soffocante, dove gli studenti sono protetti da ogni forma di pensiero che potrebbe disturbare la loro sensibilità. Ma, come fa notare l’autore, proteggere le persone dalla realtà non fa altro che renderle più vulnerabili. Nel mondo reale, non ci sono “spazi sicuri”, e una società che non riesce a confrontarsi con la verità, per quanto scomoda possa essere, è destinata a fallire.
Saad non si limita a denunciare. Nel suo libro, ci dà anche gli strumenti per combattere queste idee parassitarie. E lo fa in modo semplice e chiaro: dobbiamo riscoprire il coraggio di parlare, di resistere al conformismo intellettuale. E se la battaglia ci sembra dura, dobbiamo ricordare che il primo passo è sempre il più difficile. Ma, come Saad sottolinea con forza, è necessario combattere. Non solo per noi stessi, ma per le generazioni future che erediteranno questo mondo.
Da esperto di comunicazione, non posso fare a meno di vedere nel messaggio di Saad un monito per tutti coloro che lavorano nel campo dell’informazione e dei media. Il politicamente corretto è una trappola che minaccia la libertà di espressione, un trabocchetto che spesso noi stessi, inconsciamente, contribuiamo a rafforzare. Saad ci esorta a tornare alle radici della verità, a far sì che il pensiero critico e la scienza tornino ad avere il primato, senza compromessi.
Ciò che più colpisce di The Parasitic Mind è la chiarezza con cui Saad smonta le false dicotomie che oggi dominano il discorso pubblico. Pensiamo, ad esempio, alla scelta fake tra inclusività e libertà di parola: secondo Saad, non è necessario sacrificare l’una per l’altra. Le idee possono coesistere, ma devono essere valutate secondo standard razionali e non emotivi.
Un altro aspetto che rende il libro di Saad un manifesto per i tempi moderni è il suo richiamo all’azione. Non si tratta solo di teoria: Saad ci chiama a essere attivisti della verità, a non aver paura di opporci al pensiero dominante. Il suo messaggio è chiaro: se non difendiamo la razionalità e la libertà oggi, potremmo non avere più l’opportunità di farlo domani.
The Parasitic Mind è un libro che sfida, provoca e, soprattutto, risveglia. Gad Saad ci mostra come, nell’epoca delle fake news e della disinformazione, la battaglia per la verità non sia mai stata così cruciale. E non basta aspettare che qualcuno la combatta per noi: dobbiamo essere noi a fare la differenza, un discorso alla volta, una verità alla volta. In questo, il libro di Saad è una guida fondamentale per chiunque voglia comprendere non solo il problema, ma anche come affrontarlo.
Il futuro, dopotutto, non è scritto. Sta a noi decidere se lasciare che le idee parassitarie continuino a infestare le menti o se iniziare a riprenderci il nostro spazio di libertà e ragione, maturando la consapevolezza che ognuno di noi è il messaggio.
Libro da regalare a tutti quei Sindaci che fanno nozze gay
Finalmente qualcuno che non ha paura: grande Gad Saad!