«Le dichiarazioni del direttore generale della DG Reform della Commissione europea Nava testimoniano come il Piano Mattei rappresenti la strategia vincente di cui tutta l’Europa ha bisogno per dare una risposta efficace al problema dell’immigrazione, impedendo le partenze e, allo stesso tempo, garantendo ai paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo l’opportunità di raggiungere lo sviluppo economico necessario a prevenire il traffico di esseri umani». È con queste parole che Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri Difesa al Senato della Repubblica, commenta la notizia che vede l’attuazione del Piano Mattei per l’Africa tra i quindici progetti selezionati dalla Commissione europea per sostenere l’Italia nelle riforme attraverso lo strumento di sostegno tecnico dell’Ue.
«L’instabilità dei paesi africani – illustra il senatore – si ripercuote direttamente su di noi, generando flussi migratori disordinati e situazioni di emergenza che, ovviamente, per motivi geografici si ripercuotono in prima battuta sull’Italia. Il Piano Mattei, attraverso investimenti mirati e politiche di sviluppo sostenibile, garantirà maggiore stabilità all’Italia contribuendo, allo stesso tempo, al progresso e al benessere degli stati del continente africano ».
«Dopo tanti anni in cui troppo spesso la politica si è espressa all’insegna di slogan elettorali o soluzioni atte soltanto a tamponare provvisoriamente l’emergenza – prosegue Barcaiuolo – ora si parla finalmente di un progetto a lungo termine che segnerà un punto di svolta nella lotta al traffico di esseri umani e restituirà all’Italia, che naturalmente svolge il ruolo di ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente, il prestigio che merita in all’interno dell’Unione Europea e nello scacchiere del Mediterraneo.
«Siamo fermamente convinti che il Piano Mattei rappresenti una svolta cruciale per il benessere di Italia, Europa e l’Africa, nonché un’opportunità unica per dare vita a un futuro migliore per le generazioni a venire». La conclusione di Barcaiuolo.