“Le gravi accuse mosse all’Italia nel rapporto del Comitato per la prevenzione della tortura (CPT), organo del Consiglio d’Europa e non dell’Unione Europea, sono state puntualmente smontate dal governo con risposte argomentate e documentate. È indecente che si tenti di trasformare un lavoro immane, svolto quotidianamente con abnegazione e umanità da Forze dell’Ordine e Guardia Costiera, in un attacco politico basato su ricostruzioni parziali e fuorvianti. Alcuni colleghi delle opposizioni continuano a descrivere i CPR come luoghi di ‘barbarie’, ignorando volutamente che tale sistema di gestione degli immigrati – che ora contestano – si sia sviluppato anche sotto i governi di sinistra. Il nostro governo sta potenziando formazione, assistenza sanitaria e meccanismi di monitoraggio per garantire dignità e diritti a tutti, ma senza rinunciare alla sicurezza dei cittadini e al controllo dell’immigrazione irregolare. Una gestione seria del fenomeno migratorio richiede impegno, non propaganda. Il nostro approccio si basa su fatti, non su slogan: i CPR sono gestiti secondo le normative europee, con l’obiettivo di bilanciare umanità e legalità. Abbiamo migliorato strutture ereditate in condizioni fatiscenti e proseguiamo sulla strada della trasparenza e della responsabilità, lontano dalle strumentalizzazioni ideologiche. Ma le sinistre italiane, come al solito, preferiscono lanciare accuse generiche e diffondere scenari tanto apocalittici quanto infondati”.
Lo dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini.