“Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso cautelare avverso la sentenza di rigetto del TAR presentato da un cartello di ong e associazioni, ha sospeso il trasferimento di motovedette italiane alla Tunisia. Il provvedimento in via d’urgenza è stato assunto senza sentire le parti, senza dunque poter acquisire elementi di fatto e di diritto utili ad una decisione ponderata. Il decreto del consiglio di Stato appare pericoloso rispetto soprattutto alla finalità di contrasto del traffico degli esseri umani. Fornire attrezzature alla Tunisia è un modo per arginare il fenomeno dell’immigrazione illegale, neutralizzare gli scafisti e dunque colpire la bieca tratta di esseri umani sulle acque del Mediterraneo. In un momento in cui, peraltro, la Tunisia collabora fattivamente al raggiungimento di questi scopi, anche istituendo finalmente l’area SAR. In un contesto tanto delicato e considerata l’intensa attività di cooperazione tra Italia, UE e Tunisia sul tema del traffico dei migranti che sta portando ad apprezzabili risultati, sarebbe stata opportuna una valutazione più profonda. Interrompere l’invio delle motovedette, infatti, può incidere negativamente sull’attività del Governo in tema di contrasto all’immigrazione clandestina”.
Lo dichiara in una nota la deputata di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile nel partito del dipartimento Immigrazione.