Il problema del decremento demografico rappresenta una delle prime grandi emergenze italiane che colpisce persino la Capitale. Fratelli d’Italia, da sempre attenta a questa problematica, ha recentemente presentano in Assemblea capitolina, la mozione ‘Roma città per la vita’, a sostegno della famiglia, della natalità, della maternità e della vita nascente.
La mozione di Fratelli d’Italia
Pd e M5S hanno deciso di votare contro la proclamazione di Roma ‘città per la vita’, e pertanto si oppongono a misure di buon senso che pongono la famiglia al centro delle politiche della Capitale, a partire dalla leva fiscale, con l’introduzione del quoziente familiare, allo stanziare risorse per aiutare le donne in procinto di abortire a causa delle difficoltà economiche.
Nel 2019, a livello nazionale, si è registrato un record negativo per la natalità con 156 mila nuovi nati in meno rispetto al 2008. I dati provvisori del primo semestre 2020 mostrano come la pandemia da Covid-19 abbia aggravato la già drammatica situazione registrando un ulteriore calo rispetto all’anno precedente.
La sinistra pronta ad aiutare tutti…
Bocciando la mozione del partito di Giorgia Meloni, la sinistra non perde occasione per mostrare la sua falsa indole buonista, sempre pronta a voler aiutare ed accogliere tutti coloro che arrivano oltrepassando illegalmente i nostri confini nazionali, voltando poi le spalle a tutti gli italiani e romani in difficoltà.
Testo della mozione – Ex art. 109
L’Assemblea Capitolina impegna il Sindaco e la Giunta capitolina
- a proclamare ufficialmente Roma come “città a favore della vita” e ad inserire questo principio generale nello Statuto di Roma Capitale;
- a predisporre, in sede di bilancio, un piano organico che rimetta al centro delle politiche capitoline la famiglia e la natalità, a partire dalla leva fiscale, con l’introduzione del quoziente famigliare;
- a prevedere, in sede di bilancio, le risorse necessarie per finanziare interventi finalizzati a fornire un sostegno economico e sociale alle donne in procinto di abortire a causa delle difficili contingenze economiche nelle quali si trovano;
- a prevedere, in sede di bilancio, le risorse necessarie per sostenere i progetti di aiuto alla vita nascente attivati sul territorio capitolino da associazioni e organizzazioni, quali ad esempio i Centri di aiuto alla vita;
- ad istituire l’Assessorato alla Famiglia, per poter così coordinare al meglio tutte le iniziative messe in campo per le politiche famigliari dell’Ente;
- ad istituire, in forma ufficiale, la Festa della Famiglia e della vita, stimolando il coinvolgimento di tutte le realtà che operano sul territorio;
- a favorire e stimolare la collaborazione tra l’Amministrazione capitolina, le associazioni e le organizzazioni suddette, i consultori e le strutture socio-sanitarie interessate per accrescere il sostegno concreto alla natalità e alla maternità;
- a favorire e stimolare la collaborazione fra l’Amministrazione capitolina e tutte le realtà educative presenti sul territorio per la promozione e la diffusione di materiale informativo su temi e valori quali il sostegno alla vita e alla famiglia, attraverso anche l’organizzazione di convegni, dibattiti, eventi, ecc.;
- a mettere in atto campagne di informazione sul tema delle cure prenatali e sulle misure di aiuto e supporto previste nel territorio;
- ad ampliare le misure di sostegno alle famiglie con figli disabili o affetti da gravi patologie;
- a promuovere un’opera d’informazione sulla tutela della maternità, con particolare attenzione ai diritti previsti in ambito lavorativo;
- a mettere in atto campagne di informazione sulla possibilità previste dalla legge di partorire in anonimato.