La criminalità organizzata straniera sta progressivamente radicandosi in molte regioni italiane gestendo sia traffici illegali in concorrenza con le mafie autoctone, sia attività criminali in via quasi esclusiva, come la tratta di esseri umani”. A lanciare l’allarme – ultimo in ordine di tempo – è stato il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Cesare Sirignano, nel corso del suo intervento a un dibattito organizzato nell’ambito del premio Ischia di giornalismo il mese scorso. Le mafie straniere più pericolose sul versante del traffico di esseri umani sono quella nigeriana, quella rumena e quella albanese.
Ma prima ancora era stato il Times a metterci in guardia raccontando che “gruppi di migranti nigeriani che in un primo momento collaboravano con le mafie per lo sfruttamento della prostituzione ed il traffico delle droghe, ora stanno organizzando bande paramilitari per controllare il territorio italiano”, ( articolo del “Times” del 29 giugno 2017), a cui si sono aggiunte pubblicazioni del “The Guardian” dell’agosto scorso.
Secondo l’OCCRP (Progetto di investigazione sulla corruzione e il crimine organizzato) inoltre, l’organizzazione nigeriana armata, denominata l’Ascia Nera – di recente processata per mafia a Palermo – detiene il controllo della zona del mercato Ballarò a Palermo, trafficando in droga e prostituzione, oltre che in migranti, in accordo con la mafia locale che le delega alcune zone in cambio del pagamento di un pizzo.
La Nigeria ha avuto il maggior numero di arrivi da dicembre 2015 a novembre 2016, secondo i dati di Eurostat . Il 9,15% dei richiedenti asilo verso l’UE si è rivolto all’Italia nel 2016 dal 6,7% del 2015.
Dopo il colpo inferto all’Ascia Nera dalla magistratura italiana, sarebbe sorta una banda rivale, denominata I Vichinghi composta da affiliati che usano i machete per sfigurare i loro nemici.
Di seguito l’inchiesta sul questo pericoloso fenomeno condotta da Vice News