Barcellona 15.10. 2019. Stasera sembra proprio che tra i manifestanti della Catalogna e le forze dell’ordine non ci sia la volontà di arrivare allo scontro fisico, cosa avvenuta invece ieri in varie zone della regione, ma soprattutto all’aeroporto di El-Prat, dove ci sono stati 131 feriti tra manifestanti e poliziotti.
La Federazione dei consumatori in azione (Facua) fa intanto sapere che tutti i passeggeri colpiti da cancellazioni a seguito delle manifestazioni, potranno richiedere il rimborso dei biglietti, oppure il trasferimento su altri voli e l’eventuale pagamento dei pasti e degli alloggi che si fossero resi necessari durante l’attesa della ripresa dei servizi, naturalmente tutto questo per i non residenti a Barcellona. E, orientativamente, sarà un bel problema per tutte le compagnie interessate, perché ci sono stati oltre cento voli soppressi e ritardi notevoli anche sui pochi aerei che sono riusciti a decollare.
Durante la mattinata, i manifestanti hanno bloccato molte grandi vie di comunicazione, in particolare l’AP-7 all’altezza di Girona, ma questo pomeriggio i Mossos d’esquadra (la polizia regionale antisommossa) e agenti della polizia nazionale hanno sciolto la protesta e rimosso i blocchi. Incidenti più o meno violenti sono stati registrati anche quando le forze di polizia hanno agito per bloccare la protesta su altre strade.
Martedì il governo ha assicurato che i Mossos sono stati costretti a intervenire “per mantenere la sicurezza dei manifestanti”. I Mossos, da parte loro, sottolineano le ripetute violenze perpetrate dai manifestanti di Barcellona. Secondo l’accusa della polizia regionale antisommossa, gli scontri più violenti si sono avuti vicino al quartier generale della delegazione del governo di Catalogna. Alcuni manifestanti hanno creato una sorta di barricata tra loro e la polizia, e solo a questo punto gli agenti avrebbero caricato costringendo i manifestanti a ritirarsi.. “Fuori dalle forze di occupazione” e “non un passo indietro”, gridavano i manifestanti alla volta del ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska, che poi ha escluso il perdono per chiunque si sia reso responsabile di disordini e danni, e ha detto che si sta indagando su chi c’è dietro lo Tsunami Democràtic, promotore delle proteste a El Prat.
Intanto, la stima ufficiale dice che fino ad oggi sette persone sono state curate presso i servizi sanitari ma nessuna di essi ha fortunatamente riportato ferite serie.
Dimostrazione si sono registrate anche nella città di Girona, dove il numero di partecipanti alla manifestazione è stata di oltre 9.000 persone. I manifestanti, secondo la polizia, si sono comportati in modo molto pacifico, limitandosi ad accendere candele davanti a degli uffici governativi e a leggere a voce alta lettere di Junqueras, Forcadell e Bassa. I manifestanti hanno anche cantato ripetutamente Bella Ciao.