Bilaterale Italia – Germania: intesa su migrazione, crisi energetica, riforma patto stabilità e crescita e difesa dei confini esterni

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Palazzo Chigi oggi, 8 giugno, riceve la visita del Cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Italia e Germania dunque di nuovo insieme dopo gli incontri di febbraio e di maggio, rispettivamente a Berlino e in occasione del G7 di Hiroshima.

I temi posti sul tavolo sono tutti finalizzati al raggiungimento di obiettivi comuni, soprattutto dal punto di vista industriale essendo entrambi i paesi i più grandi d'Europa sotto questo profilo, ed essendo entrambi i paesi “culturalmente, socialmente ed economicamente legati l'uno all'altro”.
L'accordo ITA Airways e Lufthansa, inoltre, è un segnale positivo che rende le due nazioni sempre più vicine e collaborative. Su questo, in particolare, si è tornati definendolo una “testimonianza di quanto gli interessi delle nostre nazioni possano essere convergenti sul piano strategico”.

Al termine dell'incontro, le dichiarazioni alla stampa hanno raccontato i temi trattati durante il bilaterale.

In primo luogo, la volontà di rafforzare ulteriormente i rapporti bilaterali, anche grazie al “piano di azione tra Italia e Germania, sul quale abbiamo raggiunto un'intesa e che vorremmo adottare formalmente in occasione del prossimo vertice intergovernativo che si terrà in Germania entro la fine di quest'anno”, ha affermato Giorgia . “Il piano di azione è un piano che intende rendere ancora più regolare e intenso il nostro dialogo bilaterale, a livello politico e tecnico, che ci permetterà di lavorare con un approccio pragmatico su molti temi che sono di importanza fondamentale per il futuro delle nostre due nazioni. L'innovazione, la ricerca, lo sviluppo, il mercato del , la coesione sociale, la crescita ecologicamente sostenibile, la protezione del clima, sia in ottica bilaterale sia in tema di coordinamento delle nostre posizioni in ambito europeo ed internazionale”, ha aggiunto.

Il rafforzamento delle relazioni è sicuramente favorito da una vicinanza che le due nazioni hanno nell'affrontare le sfide comuni.
Tra queste sfide, fondamentale, è quella dell'. Come dichiarato dal premier italiano: “All'interno del Consiglio Europeo noi abbiamo lavorato per superare la contrapposizione tra i movimenti primari e i movimenti secondari, capendo che tutto è legato. Un cambio di paradigma che è molto importante, che noi abbiamo portato avanti e su cui oggi c'è un consenso ampio. Se noi non affrontiamo il tema della difesa dei confini esterni dell'UE, se non combattiamo il traffico illegale di esseri umani, distinguendo chi ha diritto alla protezione e chi invece non ha diritto, sarà molto più difficile affrontare una serie di sfide che abbiamo di fronte”.

Le principali azioni da mettere in campo in quest'ambito sono dunque: difendere i confini esterni, combattere la tratta di esseri umani e favorire una migrazione legale. Il tutto attraverso una cooperazione seria, mettendo a disposizione investimenti e offrendo alternative a chi scappa dalla propria terra. Garantendo, prima ancora del diritto di emigrare, il diritto a non dover emigrare. Il dossier migrazioni è uno dei più corposi dell'agenda europea, ed è una grande sfida da affrontare, in un quadro più generale, più europeo.

Considerando anche l'attuale situazione in Tunisia, altro argomento al centro del confronto italo-tedesco, è stato ribadito che domenica Meloni, von der Layen e Rutte saranno nel paese africano proprio per presentare un pacchetto di proposte per la risoluzione della crisi, perché “una destabilizzazione del paese avrebbe ripercussioni su tutto il Nord Africa che inevitabilmente arriverebbero anche da noi”. Approccio pragmatico e razionale quello che serve in Tunisia, dunque, anche in vista di un accordo con il FMI. Un approccio, quello proposto dall'Italia, condiviso dal Cancelliere tedesco.

Il tema migrazione si lega indissolubilmente a quello della difesa dei confini esterni. Come dichiarato dal Presidente del Consiglio: “Il dialogo tra i nostri due governi e le aziende del settore procede con grande continuità”, anche alla luce del fatto che l'attuale contesto internazionale “richiede uno sforzo di razionalizzazione di risorse e di competenze”.

Italia e Germania hanno convenuto poi sulla necessità di una riforma del Patto di stabilità e crescita, per cui “bisogna cercare nuove regole che tengano conto della necessaria competitività dei nostri sistemi, in un momento nel quale siamo chiamati a fare molti investimenti. Serve un nuovo patto che guardi molto al sostegno alla crescita, perché oggi la competitività europea ha bisogno di essere sostenuta anche da una visione e da regole adeguate”. Il Presidente Meloni ha anche aggiunto che è importante avere delle “regole fiscali che possano assicurare flessibilità e sostegno europeo agli investimenti”.

Poi, il problema dell'approvvigionamento energetico. I due leader europei dopo l'incontro di oggi si sono trovati d'accordo “sull'assicurare la diversificazione delle nostre fonti di approvvigionamento. Lavorare sulle infrastrutture di collegamento, particolarmente nel mediterraneo”.

Tutte queste sono sfide strategiche molto importanti, su cui l'Italia e la Germania intendono lavorare insieme, alla luce non solo del loro stretto legame (evidenziato anche dal fatto che l'interscambio nel 2022 è stato di oltre 168 miliardi di euro), ma anche in vista della futura presidenza italiana del G7. “Abbiamo fatto un ottimo lavoro nel G7 di questo anno e parte di quel lavoro verrà ovviamente ripreso durante la presidenza italiana”, ha confermato il premier.

Infine, inevitabile il riferimento all'Ucraina: “Il nostro sostegno alla causa ucraina non è in discussione.  Tutte le persone che hanno una responsabilità capiscono quanto difendere la sovranità e la libertà degli ucraini siano condizione fondamentale per difendere anche la libertà, la sovranità, la stabilità dell'Europa nel suo complesso e i valori che l'Europa l'hanno fondata. Noi garantiamo il nostro sostegno all'Ucraina fin quando sarà necessario. Lavoriamo anche alla pace, che deve essere giusta e deve tenere in considerazione le richieste e il punto di vista della nazione aggredita”, ha concluso Meloni.

L'incontro tra Italia e Germania si è rivelato essere “un incontro proficuo”, in cui è emerso come il nostro Paese sia visto come “partner importante e amico affidabile”. Un risultato non scontato, che conferma ancora una volta come la nostra nazione sia in grado di dialogare in maniera aperta e proficua, impegnandosi a livello internazionale per far fronte alle sfide che questo tempo di crisi ci pone davanti.

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