«Ancora una volta, col Consiglio dei Ministri di ieri, Giorgia Meloni e il suo Governo assumono una decisione forte e senza alcuna esitazione: la scelta di schierarsi a favore della vita contro la cultura della morte. ‘Dicono che non ci siano molte speranze per la piccola Indi, ma fino alla fine farò quello che posso per difendere la sua vita. E per difendere il diritto della sua mamma e del suo papà a fare tutto quello che possono per lei’: queste parole di Giorgia Meloni ci inorgogliscono e ne denotano lo spessore politico e la visione etica sottesa all’azione di Governo. La vita umana ha un valore che pretende la sua difesa anche simbolica. Era così prima che il «Biodiritto» si imponesse alla «Bioetica» scalzandola. San Giovanni Paolo II in Novo millennio ineunte (2001) ricorda che ogni essere umano è immagine di Dio e lo è anche se sta per concludere la sua vita terrena. La decisione del Governo, che ovviamente rappresenta tutti e non adotta scelte confessionali, è in questo senso una sfida all’uomo di oggi ed un chiaro richiamo a posizioni molto chiare in tema di diritto alla vita. Una sfida al sonno della ragione e alla deriva nichilista che avanza ormai da anni in Occidente”.
Lo dichiara Umberto Maerna, deputato di Fratelli d’Italia.