“Fa impressione che una pratica tribale raccapricciante come l’infibulazione, condannata dalle principali organizzazioni mondiali, venga eseguita su una bambina di 8 anni di Lecce, originaria di una famiglia del Mali. Qualora venisse confermata l’ipotesi accusatoria, la piccola, che è stata portata in ospedale con una grave emorragia interna, sarebbe stata infibulata in passato e stuprata recentemente. La sinistra che dà battaglia per dare la cittadinanza ai figli di immigrati faccia sentire la sua voce contro una pratica come l’infibulazione che non ha nulla di umano né di civile”.
Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatore di FdI e componente della commissione contro la violenza sulle donne.