“Le misure messe in campo dal Governo Meloni a supporto delle famiglie in difficoltà e dell’ingresso degli occupabili nel mercato del lavoro hanno ridotto il fenomeno dell’assistenzialismo passivo.
La conferma arriva oggi dall’aggiornamento dell’osservatorio statistico dell’INPS relativo all’Assegno di inclusione (ADI) e al Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), le due misure che hanno sostituito Reddito e Pensione di Cittadinanza (RdC/PdC).
Abbiamo ridato dignità al lavoro e ai lavoratori e lo dimostra il fatto che con la fine di RdC una parte consistente degli ex percettori sono rientrati nel mercato del lavoro. Come mostrano i dati INPS, tra i nuclei che percepivano RdC nel luglio 2023, il 26% ha avuto almeno un componente che ha trovato lavoro nel 2024. Tra coloro che hanno beneficiato dell’ADI o del SFL, il 19% ha registrato un ingresso nel mercato del lavoro.
Tra coloro che hanno cessato di percepire RdC e non hanno richiesto né l’ADI né il SFL, il 38% ha trovato un impiego nel corso del 2024. Inoltre nel corso del 2024, 133 mila persone hanno beneficiato almeno di un pagamento del Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Non si tratta di semplici dati, sono scenari che forniscono il metro di paragone tra RdC, incentrato sul puro assistenzialismo, e le nostre politiche attive che hanno riattivato il mercato del lavoro, migliorato la capacità di risposta alle esigenze delle fasce più fragili della popolazione, riattivato la nostra forza lavoro grazie a percorsi di formazione e riqualificazione lavorativa. Il lavoro e la formazione sono a mio avviso i pilastri centrali nel contrasto alla povertà”.
Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, On. Walter Rizzetto (FdI).