Intelligenza artificiale. Al vertice di Londra Italia in prima linea e grande intesa Meloni – Sunak

“Oggi l’intelligenza artificiale rischia di sostituire l’intelletto”, diceva Giorgia Meloni durante il G20 a Bali lo scorso settembre.

Qualche mese dopo, a Bletchley Park (vicino Londra), si ritorna sul tema, con un Vertice organizzato dal governo britannico che ieri e oggi- 1 e 2 novembre- ha riunito leader da tutto il mondo.
In questa occasione, inevitabile la presenza del nostro Presidente del Consiglio, non solo per l’attenzione al tema già rappresentata in altri contesti, ma anche per la vicinanza- sembra soprattutto umana oltre che politica- che lega i due leader italiano e inglese.

A prendere parte all’iniziativa ci sono state personalità autorevoli del settore quali Elon Musk, che insieme a Sam Altman ha fondato OpenAI, la start-up creatrice di ChatGPT, e che rappresenta forse il vero e proprio pioniere della nuova era tecnologica.
Presenti anche la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e Kamala Harris, per la prima volta a Londra.

Il vertice iniziato ieri ha prodotto una dichiarazione che è stata firmata da Ue, Stati Uniti, Cina e Regno Unito insieme a una ventina di altri Paesi, la cosiddetta “dichiarazione di Bletchley per lo sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale”. Come ha commentato su X il premier britannico Rishi Sunak: “Questa storica dichiarazione segna l’inizio di un nuovo sforzo globale per costruire la fiducia del pubblico nell’intelligenza artificiale garantendo che sia sicura”. In effetti, si tratta del primo documento a livello mondiale firmato in materia e che vede i maggiori attori internazionali concordare “sull’urgente necessità di comprendere e gestire collettivamente i potenziali rischi” dell’IA attraverso gli sforzi per garantire uno sviluppo e un utilizzo responsabile della nuova tecnologia.

Bilaterale Italia-Regno Unito

Il Presidente del Consiglio Meloni nella mattina di oggi ha avuto anche un incontro bilaterale con il Primo Ministro Rishi Sunak. I due leader oramai sembrano sempre più vicini e allineati in politica estera e, in particolare, hanno discusso sull’impegno per superare la grave crisi in Medio Oriente e l’urgenza di una gestione ordinata della questione migratoria.
Il Presidente Meloni ha poi confermato, in riferimento al tema centrale nel vertice inglese, che l’Intelligenza artificiale sarà uno dei temi al centro della Presidenza italiana del G7 del prossimo anno.
Sul social X ha infatti dichiarato: “A margine del Vertice sulla sicurezza dell’Intelligenza artificiale a Bletchley Park, ho incontrato il Primo Ministro Rishi Sunak, che ringrazio per l’accoglienza e l’ospitalità. L’Intelligenza artificiale sarà anche uno dei temi al centro della Presidenza italiana del G7 del prossimo anno. Insieme abbiamo discusso anche delle principali tematiche bilaterali e internazionali, condividendo in particolare l’impegno su come superare la grave crisi in Medio Oriente e l’urgenza di una gestione ordinata della questione migratoria.”

L’intervento di Meloni

Stando a quanto si apprende, nel discorso che Giorgia Meloni ha tenuto durante il vertice, il premier ha ribadito come “la nostra priorità numero uno per i prossimi anni sia fare in modo che l’IA sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo”.

“Voglio dire che abbiamo bisogno di meccanismi di governance multilaterali per garantire barriere etiche all’IA” ha proseguito, annunciando che durante il G7, a Roma, si terrà “una Conferenza internazionale su Intelligenza Artificiale e Lavoro”, alla quale si intende far partecipare studiosi, manager ed esperti di tutto il mondo che avranno l’opportunità di “discutere metodi, iniziative e linee guida per garantire che l’IA aiuti e non sostituisca chi lavora, migliorandone invece le condizioni e le prospettive”.

Per questo, l’Italia sta lavorando “per completare il Piano strategico nazionale per l’IA, stiamo costituendo un Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore, abbiamo istituito comitati per studiare l’impatto nei vari settori”, e anche insieme all’Unione Europea si sta andando “verso l’approvazione dell’Artificial Intelligence Act, con il quale l’Ue si è assunta responsabilmente il compito di garantire un uso attento del bene pubblico, ed evitare usi distorti a fini commerciali, o, peggio, di sicurezza”.

Se infatti non c’è sin da ora la prontezza di guardare al futuro “rischiamo che con lo sviluppo di un’intelligenza artificiale senza regole, sempre più persone non siano necessarie nel mercato del lavoro, con conseguenze pesantissime sulla equa distribuzione della ricchezza”, ha ammonito il premier.

“Il nostro obiettivo, insomma, è garantire un’IA che promuova lo sviluppo e l’inclusione invece che la disoccupazione e l’emarginazione. Non è una sfida facile ma siamo pronti come sempre a fare la nostra parte senza esitazioni”, ha concluso, rimarcando alcuni importanti punti già portati avanti in altre occasioni, e che il Presidente del Consiglio ha volutamente sottolineato anche questa volta, fornendo un’immagine forte e seria dell’impegno italiano, per cui si è pronti a lavorare su tematiche complesse, ma necessarie per poter accogliere le sfide del futuro in tempo, preparandosi già da ora per fare i conti con ciò che, inevitabilmente, il futuro ci prospetta. E che non può più essere rimandato.

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